IL SOTTOSCALA



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ELEZIONI AMMINISTRATIVE COMUNALI 2014
guida per una corretta espressione del voto
18/5/2014

Quando si vota:
Si vota solamente la domenica. I seggi apriranno Domenica 25 maggio alle ore 7,00 e resteranno aperti fino alle ore 23,00; gli elettori che si troveranno nel seggio alla scadenza degli orari stabiliti saranno ammessi a votare nell’ordine in cui si sono presentati.
Come si vota:
Il voto deve essere espresso utilizzando esclusivamente la matita copiativa ricevuta dal Presidente della sezione elettorale.
Sulla scheda (di colore azzurro) sono riportati i simboli delle due Liste. Ciascun simbolo è racchiuso all’interno di un riquadro che contiene il nome del candidato alla carica di Sindaco.
Ciascun elettore può votare:
• tracciando un solo segno sul nominativo del candidato sindaco Maio Giuseppe;
• tracciando un solo segno sul contrassegno “Carpignano insieme”;
• tracciando un solo segno sia sul contrassegno di lista che sul nominativo del candidato alla carica di Sindaco.
In tutti i predetti casi, il voto si intenderà attribuito sia in favore del candidato alla carica di sindaco sia in favore della lista.
L’elettore potrà altresì manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale, segnando sull’apposita riga stampata sulla scheda il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) del candidato preferito appartenente esclusivamente alla lista compresa nel medesimo riquadro, senza dover apporre alcun altro segno di voto sul relativo contrassegno. In tal modo, il voto si intenderà attribuito, oltre che al singolo candidato a consigliere comunale, anche alla lista cui il candidato medesimo appartiene nonché al candidato alla carica di Sindaco collegato con la lista stessa.
(fonte: Servizio Sistemi Informativi – fonte: Ministero dell’Interno)
Documenti indispensabili:
Gli elettori e le elettrici, anche in questa occasione, NON riceveranno il certificato elettorale, ma dovranno utilizzare la tessera elettorale, che è stata loro recapitata in precedenza e che sostituisce il vecchio certificato elettorale. Sul la tessera elettorale sono riportati il numero e l'indirizzo della sezione elettorale presso la quale si può esprimere il proprio voto; essa dovrà essere consegnata al Presidente di seggio (che la restituirà vidimata) e andrà conservata con cura per le future elezioni o referendum.
Si precisa che la tessera Elettorale NON costituisce documento di riconoscimento e pertanto gli elettori dovranno recarsi al seggio muniti di un documento d'identità.

L'ARPA RILEVA LA QUALITA' DELL'ARIA DI CARPIGNANO
4/4/2014

Da alcuni giorni staziona nella nostra piazza un mezzo dell'Arpa recante la scritta "stazione mobile di rilevamento della qualità dell'aria".
Parecchi cittadini si sono dimostrati preoccupati di questa presenza, che sembra incombere minacciosamente su di noi.
Per cercare di fare chiarezza, abbiamo interrogato il sindaco.
Domanda: "Da alcuni giorni nella nostra piazza è attiva una "stazione mobile di rilevamento della qualità dell'aria". Mi faccio interprete degli interrogativi di molti cittadini nel porre alcune domande:
- si tratta di un programma predisposto dall'Arpa e che riguarda altri Comuni, oppure c'è qualche preoccupazione-presente o futura-sulla qualità dell'aria di Carpignano?
- L'intervento è stato effettuato su iniziativa dell'Arpa o è stato richiesto dal nostro Comune?
- Come mai vengono effettuati questi rilievi in questo momento?
- In generale, esistono preoccupazioni per la nostra salute?
Ringraziando per le risposte. si porgono distinti saluti."

Risposta del sindaco: "Ti chiedo scusa per il ritardo ma dev’esserci stato un disguido con la mail Ho chiesto io all’Arpa che effettua regolarmente il monitoraggio della qualità dell’aria sul territorio della provincia di farlo anche a Carpignano Non ci sono motivi di particolare preoccupazione Distinti saluti"

Domanda: "Grazie per la risposta. Un'ultima domanda: questo intervento ha comportato dei costi per il Comune? Se sì, quanto? Buona giornata."
Risposta: "Nessun costo Solo l’energia elettrica delle apparecchiature è fornita dal comune Ciao buon lavoro"

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PSEUDO BONIFICA: ANDAVA SOTTOPOSTA ALLA LEGGE 69 SULLE CAVE
8/3/2014

C'è voluto il sequestro dell'area da parte dell'autorità giudiziaria e quasi due anni dalla circolare della Regione (datata 12/6/2012) che stabiliva che le cosiddette "bonifiche agrarie" devono essere sottoposte alla L.R. 69/1978, che richiede un processo autorizzativo molto più complesso (la Conferenza dei servizi), perchè il nostro Comune si decidesse all'"annullamento parziale" (in autotutela) della "concessione edilizia" con la quale ha permesso l'apertura di una cava in località Cascina Quattro Confini. Una cava autorizzata come se si trattasse di tirare su un muro.
Nel frattempo ci sono altre due richieste di bonifiche agrarie", fotocopia di quella contestata, questa volta presentate secondo la procedura richiesta dalla Legge 69/1978, quella sulle cave. Una di 30.000 mc in località Cascina del Bosco avanzata da Frantoio di Ghemme e già in Conferenza dei Servizi.
L'altra, originariamente di 80.000 mc ridotta a 20.000 mc, perchè interessa le tubazioni dell'acquedotto di Novara e proposta da Cave Romagnano.
Si tratta quindi di cave più piccole di quella contestata (che era di mc 131.906 di materiale da asportare).
Perchè se i progetti sono uguali e addirittura i proponenti gli stessi, per una si è proceduto con la semplice autorizzazione comunale (concessione edilizia!) e per le altre due si è applicata la legge sulle cave?

Allegati:
- Circolare del Presidente della Giunta regionale 12 giugno 2012, n. 9/AMD
- Verbale G.C. n. 09 del 17/2/2014-annullo parziale delibera G.C. 32/2011


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TRA POCO CI SARANNO LE ELEZIONI COMUNALI: CON QUALI REGOLE?
2/3/2014


La data delle elezioni amministrative non è ancora ufficialmente definita, ma dovrebbe coincidere con quella delle elezioni europee fissata per Domenica 25 Maggio. L'election Day permetterebbe un notevole risparmio di costi.
Il punto più critico riguarda la composizione delle liste. Se fino all’ultima tornata elettorale comunale eravamo abituati a liste composte da un massimo di 12 candidati alla carica di consigliere, ed un consiglio comunale con lo stesso numero di eletti (8 di maggioranza e 4 di opposizione) dal 2011 (legge 148/2011) si è passati a liste composte da massimo 6 candidati più il sindaco con un massimo di 2 assessori. Sei, ad oggi, è anche il numero dei componenti del consiglio comunale (4 di maggioranza e 2 di opposizione).
Nelle liste dei candidati è assicurata la rappresentanza di entrambi i sessi. Nelle medesime liste, nei comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore ai due terzi.
Si andrà al voto così? Fino a poco tempo fa sembrava di no!
Ancora non si sa quale sarà il destino del DDL “Del Rio”, approvato già alla Camera dei deputati, ora in commissione al Senato, che prevede ancora una modifica: liste e consiglio formati da massimo 10 candidati consigliere per i comuni con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti.
La cosa deve comunque essere approvata in tempi brevi per poter procedere ai decreti attuativi e quindi votare con le nuove norme già alle presenti elezioni; in caso contrario eleggeremo un Consiglio Comunale di soli 6 membri più il sindaco.
Lo stesso DDL prevede la possibilità del terzo mandato per il sindaco, per i Comuni come il nostro, cosa di non poco rilievo considerato che il sindaco Bonenti ha già svolto due mandati.
Vedremo cosa si deciderà con il nuovo governo.

3/4/2014: Il DDL Delrio è legge: oggi è passato anche alla Camera, dopo essere stato approvato dal Senato grazie alla fiducia richiesta dal governo.
10 consiglieri più il sindaco e terzo mandato. Bonenti si ricandiderà?

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A PROPOSITO DEI RECENTI ARTICOLI DI STAMPA…
18/11/2012



Interrogazione del 14 maggio 2013 e relativa risposta
Interrogazione del 15 ottobre 2013 ...e relativa risposta

28/3/1996: con deliberazione del Consiglio Comunale n. 15 il Comune di Carpignano stabilisce di non concedere l’autorizzazione alla ditta Chiara Scavi per la esecuzione di lavori di coltivazione di cava sul territorio comunale (località Cascina Tre Confini). La delibera ha visto una spaccatura nella maggioranza ed è stata votata in maniera trasversale. L’attuale sindaco era all’epoca vicesindaco (e ha votato contro la concessione dell’autorizzazione ).

Chiara Scavi ricorre al TAR, da cui ottiene ragione perché la delibera non è stata motivata.

Chiara Scavi cita in giudizio il Comune per ottenere un risarcimento danni per 1.125.596,58. Il Tribunale di Novara con sentenza n. 672 del 29.10.2009 ha dichiarato il proprio difetto di giurisdizione e condannato la società chiara Scavi s.a.s. al pagamento ed alla rifusione delle spese di lite sostenute dal Comune “ ..che si liquidano in euro 2.177,50 per diritti, euro 10.400,00 per onorari, oltre il rimborso forfetario al 12,50 su diritti e onorari, IVA e cpa come per legge.
Per ottenere il risarcimento, Chiara Scavi dovrebbe rivolgersi di nuovo al TAR.

A questo punto il Comune decide di definire un accordo con la ditta ove la stessa rinuncia a proporre nuovo ricorso in cambio dell’assunzione delle spese legali e di giudizio da parte del Comune.

22/4/2010: il Consiglio Comunale delibera (n. 12/2010) una variazione di bilancio di 11.000.000 euro per far fronte alle spese legali e di giudizio, onde evitare un danno che potrebbe potenzialmente provocare il dissesto nel bilancio del Comune . Si sancisce così un esborso per le nostre tasche di circa 16.000,00 euro (11.000+5.000 già accantonati a bilancio). 19/5/2010: con delibera n. 33 la Giunta decide di aderire alla proposta transattiva della Chiara Scavi, rendendo così effettiva e vera la perdita per il bilancio del Comune.

10/6/2011: alcuni proprietari di terreni ancora in località Cascina Tre Confini avanzano richiesta di intervento di miglioramento fondiario.

13/7/2012: la Giunta esprime parere favorevole favorevole e chiede un contributo a favore del Comune pari a euro 0,50 per mc. delle terre e rocce da scavo da asportare. Il quotidiano “Tribuna Novarese” afferma che il progetto è la fotocopia di quello del 1996. Il sindaco, che nel frattempo ha cambiato parere, vota a favore.

14/10/2011: “Tribuna Novarese” parla di stranezze riferite a questa “bonifica”.

16/11/2012: ancora “Tribuna Novarese” riferisce di sequestro disposto dal Gip e di cava abusiva.


Allegati:
- Delibera n. 12/2010 del Consiglio Comunale di Carpignano Sesia
- Delibera n. 33/2010 della Giunta Comunale di Carpignano Sesia
- Delibera n. 32/2011 della Giunta del Comune di Carpignano Sesia
- Articolo Tribuna Novarese del 14/10/2011
- Articolo Tribuna Novarese del 16/11/2012

ACQUA MICROFILTRATA
8/8/2012

Dalla delibera di Giunta n. 37 del 16/7/2012, sembra capire che funziona così:
- la ditta Botany srl fornisce acqua microfiltrata;
- i carpignanesi pagano un abbonamento annuo di 10 euro + 3 di deposito cauzionale + 6/10 centesimi il litro;
- Botany srl incassa questi soldi;
- i costi dell'investimento sono a carico di Botany srl (e ci mancherebbe altro!)

- il Comune concede gratis l'area dove si svolge l'attività;
- il Comune fornisce la corrente elettrica e la presa;
- il Comune crea il cosiddetto punto di captazione dell'acqua;
- il Comune controlla periodicamente l'acqua al contatore;
- il Comune pulisce e manutiene l'area esterna;
- il Comune paga i consumi dell'energia elettrica e dell'acqua.
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I costi a carico del Comune sono chiari, così come sono chiari i ricavi della ditta.
Qualcuno ci spiega che cosa ci guadagniamo e perchè dobbiamo sostenere questi costi?
PAGA SEMPRE PANTALONE?
Speriamo di avere capito male: il referendum dell'anno scorso ha stabilito di non privatizzare l'acqua e basta il buon senso per capire che un'operazione come questa dove paga il pubblico e incassa il privato non può esistere, sembra il paese dei balocchi.
Speriamo che l'interrogazione inviata al sindaco ci illumini.

La delibera di giunta n. 37 sull'acqua microfiltrata

Così rispondono all'interrogazione.Purtroppo non avevamo capito male.

E alla fine lo fanno: delibera di giunta n. 44


E IO… PAGO AL COMUNE COSA VIENE?

Siamo alle solite, non c’è un’azione di questa amministrazione che porti dei benefici reali ai suoi cittadini: l’ultima è quella relativa alla realizzazione di un “distributore di acqua microfiltrata” che dovrebbe offrire ai carpignanesi un servizio a bassissimo costo; peccato che il cittadino andrà a pagare quest’acqua due volte: una con la tessera annua di 10€ , l’altra la pagherà il comune con i nostri soldi perché nel contratto stipulato con la ditta Botany, che ha proposto questo intervento, a carico del Comune ci sarà:
- assunzione a proprio carico dei consumi dell’energia elettrica e dell’acqua erogata
- concessione in comodato d’uso gratuito per il periodo di anni 10 (dieci) di apposita area
sulla quale realizzare il punto di erogazione dell’acqua;
- fornitura di energia elettrica e di presa di corrente;
- creazione di punto di captazione dell’acqua potabile;
- controllo periodico dell’acqua al contatore;
- pulizia e manutenzione delle aree esterne.
Ci siamo documentati su concessioni rilasciate da altri comuni e condizioni come queste non ne abbiamo riscontrate; intanto gli altri comuni hanno selezionato diverse candidature per la realizzazione di questi distributori, non vi è accenno al pagamento di una tessera annuale, l’acqua la pagano 0,05 anziché 0,06, ma la cosa fondamentale è che il Comune non deve pagare l’acqua erogata, la paga la ditta, non deve pagare l’energia elettrica, la paga la ditta, altrimenti mi spiegate quali vantaggi ne abbiamo noi cittadini?
Un’altra condizione che ci lascia dubbiosi è quella della durata di 10 anni della convenzione: anche in relazione a questo aspetto gli altri comuni stipulano una convenzione della durata di 6 anni e non di dieci, e soprattutto vi è la clausola per cui l’Ente comunale potrà risolvere in ogni momento la convenzione, previa comunicazione alla controparte, senza oneri a carico: nella nostra stipula di contratto non risulta esserci questo punto.
Altra questione importante è quella dei controlli: il controllo della salubrità dell’acqua prevede una serie di analisi costose che saranno a carico del comune e quindi paghiamo sempre noi per favorire gli interessi di una ditta che con una convenzione di questo tipo ha solo da guadagnarci.
Stiamo dicendo che, benché meritevole come intervento, sembra si faccia di tutto per trovare le soluzioni più onerose per i cittadini carpignanesi; non è per contestare tutto quello che fa questa amministrazione, ma non c’è una cosa che venga realizzata in modo corretto o comunque senza danno per i cittadini, perché vogliamo ricordare che ogni intervento, ogni scelta viene pagata da noi cittadini onesti che non ci sottraiamo ai nostri doveri di contribuenti responsabili, vorremmo però che i nostri soldi venissero impiegati in modo più oculato.

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HANNO FATTO CARTE FALSE PER NON FARE IL REFERENDUM!
10/6/2012

Consiglio Comunale dell'8 giugno 2012.
Dicono di volere ascoltare la gente, ma non hanno firmato per il referendum.
Il Comune ha falsificato la Commissione per dichiarare non ammissibile il referendum e non essere costretti a pronunciarsi contro i loro amici dell'Eni. Meglio ripiegare sulla meno impegnativa consultazione popolare.
E così il membro della Regione da loro nominato nella Commissione intima di ritirare l'atto ILLEGITTIMO e dice che non ha mai fatto parte della Commissione.
Devono temere veramente tanto il risultato del referendum (che impegna il Consiglio Comunale, mentre la Consultazione popolare no).
E' accaduto l'incredibile, un vero raggiro nei confronti dei cittadini, per usare un eufemismo: il segretario ha nominato una commissione all'insaputa di uno dei suoi membri, la dottoressa Di Domenico, che ha chiaramente affermato-il 29 maggio-che la designazione da parte della Regione di un suo rappresentante in seno alla Commissione non può aver luogo è arrivata a minacciare "eventuali azioni successive" se il segretario non ritirerà l'atto illegittimo. Ciononostante il segretario comunale ha proseguito nella nomina e si è finto che la Commissione fosse regolarmente insediata, in modo che potesse bocciare il referendum (che era poi lo scopo del regolamento approvato a colpi di maggioranza). La funzionaria (responsabile del Settore Rapporti con le Autonomie Locali della Regione Piemonte) ha quindi dichiarato l'illegittimità del provvedimento di nomina della Commissione e di ogni altro atto conseguente.
Da vedere la reazione del nostro sindaco, che anzichè preoccuparsi dell'atto illegittimo ha pensato alla burocrazia (dov'è il protocollo?) e a scagliarsi contro la Regione, che, a suo dire non doveva interloquire con i consiglieri comunali.
La maggioranza decide così di far valere lo stesso il parere della commissione che non c'è (con la solita disinvoltura nei confronti del rispetto delle regole) e di dichiarare impraticabile il referendum per promuovere una "Consultazione popolare" che però non ha alcun valore impegnativo nei confronti del Consiglio o della Giunta, con lo stesso quesito del referendum.
Siamo in presenza, oltre che di un'azione gravemente illegittima, di una triplice presa in giro nei confronti dei cittadini.
Prima di tutto i cittadini sono stati presi in giro con la farsa della Commissione.
In secondo luogo sono stati presi in giro perchè il sindaco sbandiera tutto questo interesse per la gente-che non ha mai avuto-come se il referendum l'avesse promosso lui, che in realtà vuole fingere di ascoltare senza poi tenere in alcun conto il loro parere. Magari ci dirà, come al solito che non dipende da lui-poverino-e che sono altri che decidono. Intanto continua a farci perdere tempo, così magari la Conferenza dei Servizi decide prima che noi riusciamo a sentire i cittadini.
In terzo luogo, seguendo il suo ragionamento, se il quesito referendario non è ammissibile perchè si tratta di materia non di pertinenza del Comune, come ci hanno raccontato, a che cosa serve fare la consultazione popolare, la quale-dice la maggioranza in consiglio "avrà per noi lo stesso valore del referendum". Perchè non fate il referendum allora?
Di fronte a queste cose il pubblico in sala è letteralmente insorto.
E' molto istruttivo vedere il video.
P.S. solo una di loro ha firmato per il referendum

Verbale di nomina della Commissione di verifica quesito referendario
Verbale della Commissione del 1/6/2012
Lettera della Regione del 29 maggio 2012
Lettera della Regione del 8 giugno 2012





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TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE
11/3/2012

L’introduzione dell’IMU rappresenterà una stangata per molti imprevista. Questa imposta va a sostituire l’ICI, ma avrà aliquote e base imponibile molto più alte. Questo si concretizzerà, per i Carpignanesi in un aumento di tasse, medio per famiglia, di circa 500 euro rispetto a quanto si pagava in precedenza.
In primo luogo si pagherà anche per la prima casa, che fino allo scorso anno era esente (aliquota base 0,4% sul 160% della rendita catastale): il gettito derivante dalla prima casa è interamente a vantaggio dei Comuni.
Sugli altri immobili l’aliquota base è lo 0,76% (gettito 50% ai Comuni e 50% allo Stato).
I Comuni possono aumentare o diminuire queste aliquote dello 0,3% a seconda delle proprie esigenze di cassa.
E qui iniziano i problemi: il Comune di Carpignano non riuscirà a coprire le proprie spese applicando le aliquote base e quindi dovrà aumentarle . Si sta parlando di + 1 p.p. su tutte le tipologie di immobili.
E’ qui che i nodi vengono al pettine: purtroppo siamo stati buoni profeti quando abbiamo criticato gli sperperi (vd stipendio del Segretario, mancata razionalizzazione degli incarichi, incarichi a tecnici esterni, eccessivo carico di interessi su mutui da pagare per progetti quantomeno discutibili come per esempio l’immobile della biblioteca…). E altri progetti faraonici sono allo studio, altri debiti sono in progetto…
Ci viene ora presentato il conto di queste scelte dissennate...
Se siamo in un momento di emergenza e bisogna comunque mandare avanti i servizi e quindi ci viene richiesto di essere realisti, se cioè nel breve periodo non si può, a detta dei nostri amministratori, prescindere da un aumento del’IMU rispetto alle aliquote base, crediamo che qualche riflessione vada fatta.
Riteniamo che vada salvaguardata l’equità. Salvaguardare l’equità significa prima di tutto non aumentare l’aliquota sulla prima casa rispetto allo 0,4%: la prima casa non produce reddito e non è un bene di lusso; se necessario, per assicurare il gettito, agire sull’aliquota relativa agli altri immobili. Purtroppo ci sarà qualcuno che sarà in difficoltà a pagare e bisogna evitare di mettere in difficoltà le famiglie che hanno solo la prima casa.
Salvaguardare l’equità significa anche far pagare a tutti il dovuto: la legge coinvolge i Comuni nella segnalazione di situazioni anomale (tenore di vita palesemente incompatibile con il reddito dichiarato…), i Comuni hanno in mano tutte le rendite catastali del paese: bisogna verificare e correggere tutti i casi palesemente anomali.
Queste azioni vanno poste in essere SUBITO (come si fa con gli aumenti di tasse) per evitare ulteriori salassi il prossimo anno e possibilmente per ripristinare almeno le aliquote base.
Ma la vera azione va fatta sul contenimento dei costi: razionalizzazione, sinergie con altri Comuni (che non può significare l’attuale Unione, ma qualcosa che porti dei benefici anche a Carpignano, non solo ai Comuni più piccoli), stop ai favori e agli sperperi… In poche parole bisogna amministrare il Comune come il buon padre di famiglia, cioè come ognuno di noi fa a casa propria.
Ce n’è di strada da fare…


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E’ PEGGIO LA TOPPA DEL BUCO
1/12/2011

7 settembre 2011: la Giunta Comunale assume una delibera in materia di bilancio, materia di esclusiva competenza del Consiglio Comunale, nella quale può intervenire solo se esistono motivi di urgenza. Viene scritto nella delibera che questa dovrà essere ratificata entro 60 giorni dal Consiglio Comunale a pena di decadenza (art. 175 c. 4 legge 267/2000).
Questi gli argomenti:
- disposizioni in materia di federalismo fiscale
- finanziamento Inail di € 308.370,00 per la messa in sicurezza delle scuole
- assicurazione a favore degli amministratori per i rischi legati all’espletamento del mandato (ci chiediamo perché deve pagarla il Comune-sono quasi 6.000,00 euro)
- spese per il trasporto di alunna disabile
- altre spese varie
Quali di queste variazioni di bilancio fosse veramente urgente da giustificare questa procedura, lasciamo alla vostra valutazione, ma non è questo il motivo del contendere.
Fino alla convocazione dell’ultimo Consiglio (24/11/2011) la delibera resta nel dimenticatoio. Fatto sta che al momento del Consiglio Comunale (29 novembre) sono già passati 83 giorni: la delibera è decaduta e quindi non più valida e tantomeno ratificabile., ma qualcuno ha un colpo di genio: sistemiamo tutto ratificandola lo stesso; non tutti sono d'accordo, ma si procede.
Siamo di fronte ad un’amministrazione che amministra talmente bene da dimenticarsi anche le scadenze!
29 novembre, Consiglio Comunale: abbiamo fatto notare la decadenza del provvedimento rilevando che il Consiglio Comunale si trova quindi nell’ impossibilità di ratificare la delibera (come dice la legge). La maggioranza ha ratificato ugualmente.
La votazione ha dimostrato l’incoerenza, l’incompetenza e  l’arroganza di una maggioranza che fa sempre prevalere la logica dei numeri sulla ragionevolezza e il buon senso. Il sindaco ha addirittura tentato, subito tacitato, di scaricare la responsabilità sulla minoranza dicendo che non vogliamo accettare il finanziamento Inail, come se non fosse possibile inserire lo stesso nel documento programmatico annuale.
Sarebbe come dire che se uno sbaglia, la colpa non è sua, ma di chi gli dice che ha sbagliato!
Denunciamo questo ennesimo esempio di cattiva amministrazione e ci adopereremo in tutte le sedi opportune per ripristinare la legalità.

L'intervento in Consiglio con tutti i dettagli
L'articolo 175del T.U. sugli Enti Locali

28/2/2012

Abbiamo sottoposto la questione alla Prefettura, che ha sposato in tutto le nostre tesi, dandoci pienamente ragione.
Naturalmente durante il prossimo Consiglio Comunale voteremo contro l'approvazione della delibera, leggendo la risposta del Prefetto.
Vedremo che cosa faranno il sindaco e gli altri Consiglieri...

Delibera Consiglio Comunale n. 20
Lettera al Prefetto
Risposta della Prefettura

ERRARE HUMANUM EST, PERSEVERARE..
11/5/2012

L'umiltà di riconoscere di avere sbagliato è propria dei grandi uomini.
Dopo la lettera della Prefettura abbiamo chiesto di trovare una soluzione all'irregolarità rilevata anche dal Vice Prefetto.
Il sindaco non ha nemmeno risposto.
Le risposte dei funzionari sono qui allegate.
Non ci è rimasto altro da fare che trasmettere queste risposte, inaccettabili, alla Prefettura, che ha risposto spazientita.
Nel frattempo ci siamo rifiutati di ratificare la delibera n. 20 (vd. allegato), perchè mancante dei documenti che abbiamo chiesto di inserire nella delibera stessa.
Il sindaco ha sostenuto che stavamo facendo propaganda, perchè c'era la sala piena di gente. Se chiedere di rispettare la legge significa fare propaganda, lo faremo sempre. Ma, allora, secondo i nostri amministratori, sta forse facendo propaganda anche il Vice Prefetto?

Nuova lettera, seccata, della Prefettura

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NOMINATO IL NUOVO RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO
22/10/2011


Il 17 di ottobre la Giunta del'Unione Bassa Sesia ha nominato il nuovo Responsabile del Servizio Tecnico. Si tratta dell'arch. Fontaneto di Fontaneto d'Agogna (lo stesso dell'ultima variante di Piano Regolatore). L'incarico ha scadenza 31/12, perchè può darsi che dopo tale data l'Unione, così com'è non esisterà più; infatti secondo la nuova normativa di legge se si fa un'Unione con Comuni con meno di 1.000 abitanti (come sono tutti quelli che partecipano alla nostra Unione), non si ha più diritto alla Giunta (e saltano dei cadreghini).
Compenso 1.500 euro mensili + IVA 21%
Presenza 4 ore al giorno per due giorni la settimana (circa 50 euro l'ora)!
La delibera giustifica la scelta dicendo: "Considerato che alla situazione critica in cui versa l'ufficio tecnico si aggiunge la mancanza in organico di una figura in possesso dell'inquadramento giuridico previsto dal contratto di lavoro degli enti locali e che sia professionalmente in grado di rivestire l'incarico di responsabile di servizio, attualmente ricoperto in modo formale più che sostanziale dal segretario dell'ente".
Ma non era stata la stessa giunta dell'Unione a togliere l'incarico di Responsabile del servizio ai due tecnici dipendenti del Comune (Bertotti e Solinas) per affidarlo al Segretario-prenditutto?
E allora?

Delibera di nomina Responsabile Servizio Tecnico
Revoca incarico Responsabili di Servizio del 2009


DONAZIONE CONDIZIONATA, SPESA ASSICURATA
4/10/2011


Lo scorso mese il sindaco ci ha preannunciato che la Fondazione DS (ex-PCI) ha intenzione di erogare 150.000,00 euro al Comune di Carpignano per realizzare una Sala Polivalente (o Auditorium). Sembra che siano stati i rappresentanti della Fondazione stessa a proporsi di propria iniziativa.
Naturalmente se qualcuno vuole regalare dei soldi al Comune, ben venga. Non c’è nessuno che può non essere d’accordo, specialmente in una situazione come questa dove si continua a parlare di tagli agli Enti Locali. Non possiamo che essere d’accordo e ringraziare chi è così prodigo.
In questo caso siamo però di fronte ad una situazione diversa: vengono dati dei soldi a patto che si realizzi una determinata opera (l’Auditorium) secondo un progetto che il sindaco ha detto costerà almeno 1.200.000,00 euro. Allora la situazione è diversa; ci viene detto: “ti do 150.000,00 euro, se ne spendi 1.200.000,00”. L’altro 1.050.000,00 sarà a carico della collettività.
Dove si andrà a trovare questo milione e cinquantamila? La risposta non c’è stata. Temiamo venga contratto il solito mutuo appesantendo ulteriormente le finanze del Comune. Naturalmente si farà tutto in lotti (come la biblioteca…).
La questione diventa diversa: è giusto che un terzo, persona o Ente, decida, sia pure contribuendo per il 12,50% come debbano essere spesi i denari pubblici e anzi spinga il Comune a fare un determinato investimento o anche solo decida la priorità di un investimento rispetto ad un altro, pure programmato?
E’ poi nostro dovere entrare nel merito dei progetti, essendo questo il compito dei Consiglieri Comunali. Quando abbiamo cercato di capirne qualcosa in più, siamo riusciti solo a confonderci le idee: e questo nonostante un Consiglio Comunale che sarebbe dovuto essere chiarificatore. Il milione e cinquantamila, ci viene detto, potrebbe essere solo 650.000,00 (oppure 650.000,00 è solo il primo lotto?); la sala polivalente forse è invece un teatro (pare di 5-600 mq!! …a Carpignano..); del progetto non si sa niente, anche se forse ne esiste già una bozza (ma non è il progetto preliminare…); il progetto lo fa fare la Fondazione (ma come e chi decide in che modo deve essere fatto?). Le variabili sono mille, ma si è chiesto al Consiglio di pronunciarsi, non si sa su che cosa: la maggioranza ha naturalmente approvato; noi ci siamo astenuti (non potevamo fare altro non sapendo bene di che cosa si parlava). Se non siamo in grado di valutare la bontà del progetto stesso, dei suoi costi, delle modalità con cui sarà realizzato, in assenza di ulteriori elementi, cosa che ci proponiamo di fare non appena ci sarà qualcosa di concreto, sicuramente possiamo disquisire sull’opportunità, in questo momento, di realizzare un’opera che, di primo acchito, appare per Carpignano faraonica. Possiamo discutere anche sulla priorità che le si vuole dare visto anche l’uso non chiaro che si farà dello stesso immobile (si è parlato delle feste della scuola o dei concerti della banda musicale. 1.200.000,00 euro solo per questo ci sembra veramente tanto). Non vorremmo trovarci di fronte al solito teorema: prima mettiamo i mattoni e poi vediamo se l’opera ci serve. Non ci stancheremo mai di dire che non basta fare, bisogna fare le opere che servono ai cittadini, soprattutto quando poi si chiedono sacrifici agli stessi cittadini per pagarle (siano questi chiesti a livello locale o dallo Stato). Non vogliamo opere fatte solo per far vedere che si è fatto qualcosa.
Basta cattedrali nel deserto! Questa è una delle ragioni del dissesto della finanza pubblica. I mutui li paghiamo noi!

Maggiori approfondimenti nella sezione relativa al Consiglio Comunale del 29/9/2011, dove troverete tutti i documenti allegati.


INSEDIATA LA COMMISSIONE DI CONTROLLO E GARANZIA SULLA BIBLIOTECA
15/6/2011


Su richiesta delle minoranze, nel consiglio comunale del 19 maggio, è stata nominata la Commissione di controllo e garanzia sulla biblioteca. Il primo giugno si è insediata.
Lo scopo è fare chiarezza sul tribolato iter della realizzazione della biblioteca e verificare il rispetto della normativa e l'economicità (nel caso specifico diremmo anche la logicità) delle scelte effettuate.
Il tutto è iniziato circa 13 anni fa, dopo un periodo di discussione intestina alla stessa maggioranza sull'opportunità stessa di acquisire l'immobile che poi sarà ristrutturato e destinato a biblioteca comunale. A tutt’oggi sono stati approvati 1 progetto preliminare, 3 progetti definitivi e 2 progetti esecutivi e ne sono stati sopportati i relativi costi.
L'opera, ancora incompiuta, è stata ripresa dalla presente amministrazione che lo scorso 28 aprile ha approvato il progetto esecutivo dei lavori inerenti l’INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE E RESTAURO LOCALI INTERNI DA DESTINARSI A BIBLIOTECA – LOTTO III, predisposto dall’Arch. Costanzo, per € 259.900,00 finanziata per € 100.000,00 con contributo della Fondazione Cariplo e per € 159.900,00 con mutuo.
Della commissione fanno parte Mario Galdini (Presidente), Flavio Foconetti, Lorenzo Gozzi, Michele Pescio, Emilio Rinaldi, Michela Romolo.


PERCHE' NON VIENE MAI DETTA LA VERA RAGIONE DELLE COSE?
22/5/2011


Ultimo Consiglio Comunale.
Dopo tutta la querelle sull'articolo 8 della Convenzione di Segreteria, finalmente è emersa la vera ragione.
Si tratta di una cosa semplice semplice: per un rinnovo di sei mesi non ci si voleva sbattere a fare variazioni, così si è riproposta la Convenzione come era. Quando le opposizioni hanno giustamente osservato che l'articolo 8 non poteva esistere perchè contrario alla legge, il sindaco, consultato il segretario comunale, ha assentito. Poi bisognava però farlo variare anche negli altri due Comuni convenzionati e, per non sbattersi, si è preferito inventare quella frase sibillina nella nostra delibera (frase mai pronunciata da nessuno), che naturalmente noi abbiamo contestato. Da lì è nato il mare di bugie. Questo è quanto si è fatto sfuggire il sindaco nel Consiglio del 19/5 (naturalmente non in modo così dettagliato) quando abbiamo annunciato di votare contro l'approvazione della delibera n. 6.
Il segretario stesso ha affermato che l'art. 8, essendo contrario a norme di legge, è nullo, perchè una fonte inferiore non può superare una fonte superiore; lo schema della convenzione era nato ad inizio duemila in un contesto legislativo completamente diverso e oggi superato.
Che strano! E' esattamente quanto abbiamo sostenuto noi!
Perchè allora non l'ha detto l'altra volta? Perchè soprattutto non si è cancellato questo articolo? Perchè si è ritenuto di raccontare tutte quelle bugie e non si è avuto il coraggio della verità?
Il vero problema è proprio questo: bastava dire le cose come stanno; forse non ci saremmo trovati d'accordo, ma avremmo apprezzato. Invece si è preferito raccontare bugie, cioè continuare sulla strada solita e ben conosciuta: non far sapere niente e negare tutto, anche l'evidenza. E' un'amministrazione fondata sulle frottole. E' difficile avere a che fare con un interlocutore non affidabile; questa è la vera negazione del confronto. Viene a mancare il reciproco riconoscimento. Si può, al limite, non essere d'accordo su niente, ma sapendo di avere a che fare con una controparte che ha il coraggio delle proprie azioni. Così è paradossale...


SIAMO FORSE IMPAZZITI ALL'IMPROVVISO?
2/5/2011


E' arrivata la risposta.
Saremmo noi i bugiardi. Avremmo fatto tutto questo can-can sulla questione del direttore generale (giornali, volantini, mozioni...) per poi votare a favore della possibilità di nominarlo (e pochi minuti dopo la discussione-di un'ora- sulla mozione per toglierlo), contro la legge che stabilisce il contrario.
Forse il nostro sindaco si dimentica che una convenzione, presa con delibera di Consiglio Comunale non può andare contro la legge.
Tutto questo è disgustoso...
Immediata la nostra replica, di cui abbiamo informato anche il Prefetto.
Ci permettiamo, in ultimo, di ricordare che l'art. 186 legge 23/12/2009 (citato dal sindaco e dalla delibera n. 6) non esiste (in quanto questa legge ha solo 2 articoli, anche se lunghi), ma di questo il sindaco dovrebbe essere più esperto di noi.
Chissà perchè, poi, dopo un mese, non abbiamo ancora avuto copia della convenzione da noi richiesta e come mai non è stata allegata alla delibera?
Che sia perchè il Comune di Biandrate (capoconvenzione) ha votato contro la sua approvazione?


A VAL PUSE' IUN CAL MARCA CHE DUI CH'I GIOVU
11/4/2011


…Solo che qui non si tratta di un gioco.
DGI nostri vecchi dicevano che quando si gioca a carte vale di più uno che segna i punti di due che giocano.
Sembrerebbe che si stia verificando la stessa cosa.
I fatti: il 15 marzo si è svolto il Consiglio Comunale a Carpignano. Tra gli altri punti all’ordine del giorno, bisognava votare il rinnovo della Convenzione di Segreteria tra i Comuni di Biandrate, Carpignano Sesia e Sillavengo. Il testo proposto era lo stesso della Convenzione in scadenza.
Osserviamo subito in Consiglio che si rileva un’anomalia all’art. 4: il Segretario svolge servizio per 17 ore e 15’’ a Biandrate e per 15 ore e 15’’ a Carpignano, ma Biandrate ne paga lo stipendio per il 42% e Carpignano per il 48%. Ci viene detto che si tratta di un errore che sarà corretto.
Nella stessa seduta di Consiglio si è discussa la mozione “Direttore Generale” (di cui riferiamo a parte) e quindi chiediamo, coerentemente, che venga eliminato l’art. 8 della Convenzione che prevede l’attribuzione delle funzioni di Direttore Generale al Segretario. Questa è una condizione affinchè le minoranze votino a favore del rinnovo della Convenzione. Tutti d’accordo, tanto più che la legge del 2010 prevede che non possa più esistere il Direttore Generale nei Comuni con meno di 100.000 abitanti. A questo punto si vota e la Convenzione viene approvata all’unanimità con le variazioni proposte; addirittura il sindaco, dopo aver dato le massime rassicurazioni, dice:”noi l’approviamo così, poi gli altri Comuni ne dovranno prendere atto”…
DGDopo qualche giorno, come di prassi, viene pubblicato il verbale della seduta, redatto dal Segretario Comunale, che non è altro che un resoconto di quanto si è detto, non si può inventare nulla, il Segretario deve comportarsi come un Notaio che scrive tutto ciò che è avvenuto in Consiglio. E’ per questo che ci stupiamo grandemente nel vedere che invece il verbale dice cose diverse da quelle dichiarate e votate in Consiglio: non solo l’art. 8 non è stato depennato, ma è stato modificato ad uso e consumo di qualcuno, riportando dichiarazioni e modifiche che non sono state fatte in Consiglio, nel maldestro tentativo di giustificare, anche per questa via, l’assurda delibera di riviviscenza del Direttore Generale, voluta dalla maggioranza e dal suo mentore.
Immediata la nostra protesta , inviata per competenza anche al Prefetto.
Il sindaco non riesce a fare altro se non affidarsi in tutto al suo nume tutelare, il Segretario, il vero “deus ex machina” di questa amministrazione: “appena torna il Segretario vi faccio spiegare da lui”.
Spiegare cosa?
Un verbale diverso da quanto deliberato in Consiglio Comunale?
E da chi? Dal massimo interessato alla questione?


AL NOSTRO SINDACO E' MOLTO CARO IL SUO DIRETTORE GENERALE
16/3/2011


DG Nonostante sia ormai chiaro che la figura del Direttore Generale è inutile in un Comune come Carpignano e il mantenerla rappresenti una spesa non giustificata (12.000,00 euro).
Nonostante i cittadini abbiano fatto sentire la propria voce contro questo spreco.
Nonostante il Comune di Carpignano non abbia dipendenti e quindi il Direttore Generale diriga solo se stesso.
Nonostante la legge abbia riconosciuto che il Direttore Generale non deve più esistere nei Comuni con popolazione inferiore ai 100.000 abitanti,
il sindaco non ha nessuna intenzione di revocare l’incarico, anzi sta facendo di tutto per mantenere (e pagare) il Direttore Generale con grande beneficio per il Segretario Comunale che mantiene il doppio incarico a spese dei contribuenti.
Di fronte all’evidenza che l’incarico di Direttore Generale è scaduto il 2/1/2011, con la scadenza della Convenzione di Segreteria, come stabilito con delibera del Consiglio Comunale del 2005, il sindaco, appoggiato dalla sua maggioranza, si è arrogato il diritto, in Consiglio Comunale, di mantenere in vita la funzione di Direttore Generale confermando in maniera illegittima il proprio decreto.
E’ un rapporto fondato sui nostri soldi: infatti come se non bastasse, ha deciso di attribuire al medesimo Segretario Comunale anche la cosiddetta “indennità di risultato”: 3116,92 euro. Trattandosi di indennità di risultato deve essere riconosciuta se vengono raggiunti determinati risultati che devono essere esplicitati all’inizio dell’anno e misurati (per vedere se sono stati raggiunti) alla fine dell’anno.
Naturalmente il sindaco non li ha fissati (forse se ne è dimenticato), ma si è ricordato di pagare l’indennità.


MOZIONE "DIRETTORE GENERALE"
4/3/2011


DG Il nostro Segretario è stato nominato Direttore Generale nel 2009, con la prima delibera di Giunta della nuova amministrazione (che fretta!). In questa delibera si è stabilita la scadenza dell’incarico alla fine del mandato del Sindaco.
Ma questa delibera presenta un errore…
Non è possibile, in base all’art. 8 della Convenzione di Segreteria (che prevede esplicitamente il caso di Segretario-Direttore Generale (che caso!), nominare un Direttore Generale che scada dopo la scadenza della Convenzione.
La Convenzione è scaduta il 2 gennaio 2011, quindi anche il mandato del Direttore Generale del Comune è scaduto.
Questo è il senso della nostra mozione che sarà votata nel prossimo Consiglio Comunale. Il Comune risparmierà così 12.000,00 euro l’anno.

Ecco il testo della mozione


IL PARTITO DEL NO HA DETTO ANCORA NO
2/1/2011


NO Il principio che deve guidare gli amministratori pubblici deve essere uno solo: fare gli interessi dei cittadini.
A questo principio ci siamo sempre ispirati nella nostra attività, promuovendo o bocciando le proposte della Giunta, del Sindaco, della maggioranza a seconda del fatto che, secondo noi, venisse rispettato o meno questo presupposto, senza pregiudizi e argomentando le nostre scelte.
Non ci sembra che la maggioranza abbia, fin dall'inizio, fatto la stessa cosa. Ogni proposta che arrivi dalla minoranza trova sempre la stessa risposta: “NO!”. Senza entrare nel merito e, spesso senza neppure giustificare e motivare. Solo perchè arriva dalla minoranza.
Siamo di fronte al partito del NO.
04/07/2009 Richiesta spazio a disposizione delle minoranze: NO
24/09/2009 Rappresentanza delle minoranze nel Consiglio dell'Unione: NO
13/11/2009 Area di carico e scarico: NO
13/11/2009 Apertura anticipata sala di attesa ASL: NO
22/12/2009 Rimborso tariffa di depurazione: NO (ora diventato sì per disposizioni di legge)
20/01/2010 Sistemazione strada della discarica: NO
27/05/2010 Sostituzione tetto in amianto dell'asilo: NO
27/08/2010 Consigli Comunali via web: NO
21/12/2010 Commissione di controllo/garanzia sul fotovoltaico: NO
L'unica iniziativa approvata è stata quella dei nonni-vigili (nata come pedibus e poi trasformata così), perchè organizzata e gestita interamente, senza costi, da Lorena Galeotti.
Fingono di voler dialogare, ma quando si chiede di farlo (vd per es. la recente richiesta relativa al fotovoltaico), la risposta è sempre la stessa: NO!
E' il partito del NO.


Strada della discarica: qualcosa è stato fatto
5/12/2010


Eternit Un sudato successo per i cittadini e per l'opposizione!
A qualcosa sono servite le due interrogazioni in Consiglio Comunale con le quali ci siamo fatti portavoce dei cittadini che si lamentavano per i gravi disagi che devono sopportare quando si servono della discarica: buchi profondi che si trasformano in laghi quando piove o in piste di pattinaggio su ghiaccio in inverno.
In questi giorni finalmente (dopo averci detto che la colpa è della natura e che la strada esiste da anni) il Comune è intervenuto sulla strada.
La stagione non è quella giusta, ma almeno sono stati ripianati i buchi e steso uno strato di ghiaia. Lo strato è discreto fino alla Villa, molto meno abbondante dopo e questo potrebbe provocare i soliti problemi se non si provvede ad un rabbocco di ghiaia.


Ce l'abbiamo fatta! Finalmente i controlli sul tetto in amianto della scuola materna.
07/10/2010

Eternit In data 06/10/2010 i Consilieri di minoranza ricevono risposta scritta all’interrogazione del 08/09/2010 (come sempre all’ultimo minuto, dell’ultimo giorno…) sulla copertura in Eternit della scuola materna in cui si precisa che l’ARPA PIEMONTE attesta il “buono” stato di conservazione della copertura stessa.
Tirando un sospiro di sollievo nel riscontrare che i bimbi dai 3 ai 5 anni non respirano veleni (o meglio, non corrono ATTUALMENTE pericolo di inalazione di particelle di amianto) vorremmo ricordare alla municipalità che a Giugno le minoranze portavano una mozione in consiglio comunale per richiedere la rimozione dell’Amianto nonché l’accertamento che i controlli periodici OBBLIGATORI fossero stati fatti.
Ricordiamo ancora l’imbarazzo del Sindaco e dell’intera giunta nel non saper cosa rispondere alla nostra semplice domanda: “Ma i controlli annuali sullo stato di conservazione della copertura, li avete fatti fare?” Nessuna risposta, molto imbarazzo, qualche viso interrogativo, per dirla in breve, nessun controllo. Giugno, luglio, agosto … passano e il 6 di settembre le minoranze decidono di inviare interrogazione scritta per sapere se qualcuno si era ricordato di richiedere i controlli ( sfondavamo una porta aperta…).
La risposta è stata data un mese dopo. Oggi apprendiamo che Sindaco e giunta decidono (meglio tardi che mai… ) di sottoporre la copertura ai benedetti controlli (OBBLIGATORI) il 10/09/2010, a seguito della nostra interrogazione scritta, dopo sollecitazione delle minoranze…,after il nostro intervento, après il nostro incalzare… e per fortuna lo stato di conservazione della copertura è risultato Buono … ennesimo sospiro di sollievo...perchè anche per questa volta, Carpignanesi,…ci è andata bene!

Per leggere la risposta all'interrogazione scritta clicca qui


Rimborso depurazione? Solo a chi ne fa richiesta"
18/08/2010

canone depurazione Il canone depurazione rappresenta quasi il 40% del totale della bolletta per l’acqua.
A seguito di una pronuncia della Corte Costituzionale deve essere rimborsato , se non esiste il depuratore oppure non è attivo. Carpignano si trova in questa situazione.
Il rimborso spetta almeno per gli ultimi cinque anni o, secondo altri, per gli ultimi dieci. Stiamo parlando di cifre significative (in qualche caso si supera il migliaio di euro).
Nello scorso novembre molti carpignanesi hanno seguito il nostro consiglio di chiedere il rimborso. A seguito di questo è stato rimborsato il canone di un anno, su iniziativa di Acqua Novara Vco, indistintamente a tutti, compresi coloro che non ne hanno fatto richiesta.
NON SARA’ PIU’ COSI’, perché un decreto ha stabilito che per ottenere il rimborso bisogna inoltrare domanda. Chi non ha già fatto domanda, dovrà farla, se vuole il rimborso.
Farlo è semplice: basta scaricare il modulo dalla home page del nostro sito, compilarlo con i propri dati ed inviare una raccomandata ad Acqua Novara Vco e al Comune di Carpignano Sesia, oppure consegnare direttamente il modulo facendosi rilasciare ritenuta.

Per una sintesi sull'argomento clicca qui


eternit Articolo "Corriere di Novara"
12/07/2010

Ci siamo visti costretti a smentire il contenuto dell'articolo apparso oggi su "Il Corriere di Novara".
Di seguito riportiamo il testo della lettera inviata al Direttore.

Gentile Direttore,
leggo a pagina 14 dell’edizione del 12 luglio l’articolo, a firma Luigi Giacomello, dal titolo “L’amianto sul tetto della scuola materna accende gli animi in Consiglio Comunale”.
Vorrei precisare che non è mia consuetudine fare affermazioni perentorie, come quelle attribuitemi dal giornalista, senza che queste siano più che provate. Mi riferisco in particolare alla seguente affermazione a me attribuita: “Secondo Michele Pescio ‘la ditta che ha effettuato l’opera non aveva la certificazione richiesta’”.
Smentisco nella maniera più risoluta di avere mai pronunciato quella frase. Ho invece chiesto al sindaco se la ditta incaricata aveva le certificazioni richieste, domanda alla quale il sindaco non ha saputo rispondere. E’ evidente che una cosa è affermare un concetto che ritengo grave, un’altra è chiedere chiarimenti al sindaco in sede di Consiglio Comunale.
Parimenti nessuno della minoranza ha lanciato accuse, ci siamo invece limitati a porre delle domande (peraltro rimaste tutte inevase).
Vi invito a smentire quanto da voi pubblicato nell’articolo in oggetto, dando alla smentita analogo risalto rispetto all’articolo.
Ringraziando per l’attenzione, porgo distinti saluti.

Michele Pescio



Rimborso tariffa di depurazione
09/07/2010

rifiuti

Il Comune di Carpignano Sesia, mediante lettera firmata dal responsabile del servizio tributi, ha recentemente comunicato ai cittadini che su suggerimento della minoranza Vivere Carpignano avevano inoltrato domanda scritta, di accogliere la richiesta di rimborso della quota di tariffa del servizio idrico integrato riferita al servizio di depurazione. Dalla lettera si deduce quale termine ultimo per la restituzione delle quote non dovute la data del 01 ottobre 2014.

Allegati:
Copia della lettera inviata dal Comune.

Vedi anche in nostre proposte


Amianto
27/05/2010

Il Comune, con avviso del 17/05/2010 prot. n° 1878, invita la cittadinanza a presentare richiesta per avere incentivi regionali da utilizzare per la rimozione di manufatti in amianto. LA CITTADINANZA,con una mozione firmata da circa 100 persone, INVITA IL COMUNE A RICHIEDERE GLI INCENTIVI PER RIMUOVERE L’AMIANTO DAL TETTO DELLA SCUOLA MATERNA!

………… SEMBRA UNA BARZELLETTA……….


Vedi anche in nostre proposte

L'intervista sull'eternit

Qui si trova la seconda intervista


ALCUNE CONSIDERAZIONI
25/05/2010

Novara Oggi

Pubblichiamo il testo completo della lettera inviata al giornale "Novara Oggi" (il titolo è del giornalista), a seguito precedente articolo in cui è apparsa un'intervista assolutamente incompleta. Si dà atto al giornale di aver dato, in questa occasione, maggiore spazio alle nostre dichiarazioni.

Gentile sig. Cerri,
ho ricevuto con piacere la sua telefonata di ieri l’altro relativa al bilancio previsionale del Comune. Come sa avevo già inviato le nostre considerazioni sull’argomento a un suo collega senza ricevere alcun riscontro.
Non mi aspettavo certo che lei sposasse le nostre tesi, ma ciononostante sono rimasto molto deluso nel leggere l’articolo sull’argomento. Pur nella brevità del trafiletto si dà molto risalto a quanto sostenuto dall’amministrazione, liquidando in poche righe la posizione dell’opposizione. L’impressione che se ne trae è quella della solita opposizione che si contrappone per motivi politici.
Probabilmente non sono stato abbastanza chiaro nell’esporre il nostro punto di vista.
A Carpignano esistono due opposizioni i cui consensi, sommati, rappresentano la maggioranza assoluta degli elettori; la maggioranza è tale dunque solo grazie al sistema di voto maggioritario. “Vivere Carpignano” è rappresentata oltre che da me, da Lorena Galeotti; si tratta di due persone estranee alla politica (è la prima volta che ci affacciamo all’amministrazione), che interpretano il mandato, forse un po’ ingenuamente, unicamente in chiave di servizio ai cittadini. In quest’ottica, ogni volta che siamo chiamati ad esprimere il nostro parere, dopo esserci informati sui vari argomenti, ci facciamo guidare solo dal buon senso cercando di interpretare l’interesse dei carpignanesi. Se il campo delle scelte amministrative è opinabile, grande attenzione viene posta sulla gestione dei vari progetti (attenzione ai costi!) e sul rispetto delle regole. I principi che devono ispirare tutta l’attività amministrativa sono quelli “…di economicità, efficacia, imparzialità e trasparenza…” (art. 1 L. 241/1990). Come cittadini prestati all’attività amministrativa, che in questi mesi hanno avuto modo di approfondire alcuni progetti avanzati dalla Giunta e di esaminare il suo modo di procedere, ci siamo dovuti spesso stupire e preoccupare. Abbiamo trovato un’ottima intesa con l’altra minoranza rappresentata da Mario Galdini e Fabio Bonassi, sulle singole questioni, quindi in maniera del tutto disgiunta da ideologie o preconcetti, in quanto anche loro pongono al centro della loro attività i principi sopra riportati.
Nel merito delle questioni trattate nei nostri interventi, senza ripetere quanto già esposto, vorrei ricordare che l’onere massimo per l’indebitamento ammesso per legge per un Comune è pari al 15% delle entrate correnti. Prevedere di arrivare al 13% entro tre anni, considerati anche i tempi lunghi di ammortamento dei mutui (tipicamente 20 anni), significa costringere le prossime amministrazioni a gestire solo l’ordinaria amministrazione, in quanto difficilmente il Comune potrebbe prevedere di investire facendo conto esclusivamente sulle proprie forze. Mi sembra quantomeno scorretto precludere ulteriori possibilità di sviluppo di altri progetti per il futuro (almeno quello prossimo), a maggior ragione se poi consideriamo nel merito i progetti presentati e se vediamo come sono stati spesi i soldi e come si intende spenderli. La nostra piazza non necessita certo di una ristrutturazione radicale o di un completo rifacimento (a costi peraltro stratosferici e neppure noti al sindaco che propone l’opera, in quanto non esiste un progetto complessivo credibile e quanto stanziato in bilancio rappresenta solo il primo lotto); la biblioteca ci è costata, ad oggi, circa mezzo milione di euro e, dopo 13 anni , è agibile solo un piano e il resto dell’immobile si trova in condizioni precarie, non è chiaro quanto ci costerà ultimarla; peraltro, mancando una programmazione complessiva questo progetto si va parzialmente a sovrapporre con l’altro progetto, presentato nel piano triennale, della sala polivalente, in quanto si prevede all’interno della biblioteca una sala conferenze. Troviamo assurdo che si pensi di contrarre un mutuo (300.000,00 euro) per l’ampliamento del cimitero (si tratta di opere tipicamente realizzate su richiesta e quindi che si autofinanziano), tanto più se è vero quanto dichiaratovi dal sindaco e cioè che c’è richiesta. Si prevede infine di costruire un parcheggio ai margini del paese, verso Fara (200.000,00 euro), abbiamo solo ricordato che in quella zona esiste già un parcheggio molto capiente e abitualmente semideserto. Pensiamo che esistano altre priorità, come per esempio il rifacimento del tetto di amianto dell’Asilo.
A tutto questo si aggiunga che si procede nella cosiddetta programmazione triennale dei lavori pubblici in maniera irregolare in quanto non si è rispettato il dettato dell’art. 128 L. 163/2006 che richiede semplicemente che per poter programmare dei lavori è necessario averne prima stimato i costi (in maniera più o meno dettagliata a seconda dell’importanza dell’investimento; diversamente si espone il Comune ad un potenziale dissesto finanziario o al rischio di spendere dei soldi senza poter ultimare le opere (ed è quanto è già successo con il fitodepuratore - spesi 380.000,00 euro per un’opera che a detta dello stesso sindaco non è funzionante, ma questa è un’altra storia di cui se vuole parleremo in un’altra occasione).
Spero di averle chiarito i motivi per cui, da cittadini nati e cresciuti a Carpignano e che amano il proprio paese, non possiamo non esprimere il nostro dissenso. Siccome il nostro interesse è solo ed esclusivamente quello di migliorare la vita dei nostri concittadini destinando bene le scarse risorse disponibili, al di là dei ruoli teoricamente assegnati, siamo disponibili a collaborare con l’Amministrazione (e lo abbiamo già fatto nell’organizzazione del servizio pedibus), ma nello stesso tempo riteniamo sia nostro dovere vigilare e vagliare l’azione della Giunta.
Mi scuso se mi sono dilungato.

Con simpatia,

Michele Pescio


E' VERO CHE IL COMUNE HA PERSO UNA CAUSA DI 1 MILIONE DI EURO?
15/05/2010

rifiuti

E' vero che il Comune ha perso una causa da 1.000.000,00 di euro?
E' questa la domanda che mi sono sentito fare più volte questa mattina da alcuni nostri concittadini.
Evidentemente, in qualche maniera le notizie viaggiano
I fatti: nel 1995 la società Chiara Scavi, dopo essersi accordata con una decina di proprietari di terreni verso Ghemme, chiede di aprire una cava peer l'estrazione di ghiaia. Si trattava di terreni non proprio fertili per la presenza di ghiaietto e sassi. Al termine dell'operazione i terreni sarebbero stati coperti con terra "buona".
Si tratta di un'attività che spesso provoca sospetti, ma che per il Comune può portare delle entrate. Si tratta di vigilare, da parte del Comune, perchè non succedano cose strane (a buon intenditor...).
Questa attività è soggetta ad una serie di verifiche e vari enti sono chiamati a dare il loro parere.
Al termine dell'attività istruttoria tutte le carte sono in regola e i pareri sono tutti positivi.
L'autorizzazione, e quindi l'ultima parola, spetta al Consiglio Comunale. Si va in Consiglio e tutti sono convinti si tratti solo di una formalità, visti i pareri favorevoli di tutti gli organi preposti, ma non è così...
Al momento della votazione il sindaco di allora, Antonio Riboldazzi, si astiene. Tre consiglieri di maggioranza (Pescio Rinaldo, Grignola Piero e Viana Gaudenzio) votano a favore, tutti gli altri consiglieri (compreso l'attuale sindaco) votano contro. La concessione non viene data!
A questo punto Chiara Scavi ricorre al TAR. Dopo anni il TAR dà ragione a Chiara Scavi in quanto la delibera non è stata motivata.
Chiara Scavi ricorre al Tribunale di Novara per ottenere un risarcimento danni di euro 1.125.596,58. Lo scorso anno il Tribunale di Novara dichiara la propria incompetenza. Per ottenere il risarcimento Chiara Scavi deve rivolgersi al TAR Piemonte.
Fin qui il Comune si è ben guardato dal pubblicizzare la questione, che ha invece sempre tenuto ben nascosta, ma ora non può più farlo.
I legali (quello del Comune e quello di Chiara Scavi) trovano un accordo: chiudiamo la questione e ognuno si paghi i propri avvocati. Si deve allora andare in Consiglio Comunale per una variazione di bilancio (non sia mai detto che si accantonino i soldi in un fondo rischi!) e così il 22 aprile la questione viene a galla e il danno per le nostre tasche è pari a 11.000,00 euro (+ 5.000,00 già accantonati in precedenza). Come già detto nella cronaca del Consiglio del 22 u.s. non si è riusciti a capire se l'assicurazione per spese legali copre questo rischio.
Alleghiamo la delibera (poco) esplicativa.

delibera Consiglio Comunale del 22/4/2010

Il 19/5/2010 è stata presa la seguente delibera di Giunta sull'argomento.

delibera di Giunta n. 33/2010



RIFIUTI O RISORSA? Smaltimento dei rifiuti a Carpignano
09/04/2010

rifiuti

Approfondire l’argomento richiederebbe spazio e tempo forse eccessivo per il lettore spesso frettoloso di Internet. D’altro canto informazioni concise e chiare hanno il pregio di non annoiare e di andare diritto allo scopo. Cercherò di seguire questa via.

I rifiuti urbani rappresentano nello stesso tempo un problema ed una risorsa. Costa cioè raccoglierli e trattarli, ma, se selezionati con cura, procurano guadagno grazie al riciclo.

Una parte dei rifiuti finirà sempre in discarica, anche quando saranno adottate rigorose politiche in tema di imballaggi, contenitori, metodi di fabbricazione degli oggetti, sistemi di vendita al dettaglio, ma la società si deve impegnare a ridurre al minimo questa parte.

Deve essere chiaro che società significa tutti, amministratori e cittadini. Se non c’è impegno reciproco non si va da nessuna parte. Servono educazione, informazione ed anche controlli; lascio decidere se queste attività interessano chi di dovere.

Il nostro servizio di raccolta è gestito dal Consorzio Medio Novarese, con sede a Borgomanero, cui ho richiesto, via mail, dati sulle percentuali di raccolta differenziata senza ottenere risposta. Mi sono arrangiato con i dati diffusi dalla Regione Piemonte riferiti al 2008.

Carpignano produce annualmente circa 1300 tonnellate di rifiuti e ne ricicla circa la metà. La percentuale di differenziata del Consorzio è del 60,5%. Con il nostro 51,7% (era il 53,67% nel 2006), non brilliamo in classifica, posizionandoci al 48° posto su 51 comuni: per i nostri amministratori non è un gran risultato.
Un po’ di autocritica. Sizzano ricicla il 58,4% dei rifiuti, Ghemme il 58,9%, Fara il 61%.

Qualcosa forse bisognerà fare. Ripeto alla noia che differenziare significa risparmiare, anche sulle nostre bollette: meno spese di discarica e più ricavi nella vendita dei materiali.

L’altra faccia dei rifiuti domestici è rappresentata dalla discarica. Tutti sanno dove si trovi e, anche se mancano quasi completamente cartelli di segnalazione, non esiste scusa per chi preferisce servirsi di fossi e rive. Anche in questo caso la formula educazione-informazione-controlli dovrebbe essere presa di petto.

Con i lavori dello scorso anno la discarica ha assunto un aspetto quantomeno decoroso anche se si tratta tutt’ora di un’opera parziale; gli impianti moderni sono dotati di controlli di accesso, di rampe per portarsi sopra i contenitori, di acqua, luce, servizi igienici, anche per chi ci lavora, però… però funziona.

Anche dentro la discarica si fa selezione dei rifiuti in modo che solo una parte divenga “ingombrante” cioè non riciclabile. Sia chiaro che la discarica non sostituisce, per la pigrizia dell’interessato, la normale raccolta casa per casa.

I giorni di apertura sono martedì e giovedì al pomeriggio e sabato mattino e pomeriggio. Di norma l'uso della discarica è riservato a rifiuti provenienti da privati cittadini. La raccolta di rifiuti presso le aziende avviene solo a chiamata e con contratti a prestazione definiti di volta in volta.

Che cosa si può portare?


Che cosa non si può portare?

Sarebbe importante che i responsabili del Consorzio Medio Novarese si attivassero per superare queste carenze visto che si tratta di tipologie di rifiuti particolarmente inquinanti e pericolosi.

Chiudo con una notizia.

Il 26 dicembre, in pieno giorno, i soliti ignoti hanno rubato in discarica tutto il ferro e le batterie auto . Ci avranno ricavato abbastanza per passare un buon Capodanno insieme ai loro, magari rispettabili, ricettatori? Mi auguro proprio di no.

Gianni Airoldi




DI MALE IN PEGGIO
05/03/2010

Occhi

Ieri sera, 4 marzo, si è svolto il Consiglio Comunale nel nostro Comune.
Il Consiglio è stato parecchio movimentato, al momento della discussione del bilancio previsionale. I consiglieri di minoranza hanno contestato il documento proposto per l’approvazione sotto due profili: uno di merito e uno di sostanza.

Quello di merito riguarda il livello di indebitamento proposto e alcuni degli investimenti previsti: nuovi debiti per 1.640.000,00 euro, che portano l'indebitamento totale a circa 4.000.000,00; nuovi sacrifici chiesti per la piazza, per fare parcheggi nella zona di san Rocco e buttati di nuovo nel buco nero rappresentato dalla follia dell'acquisto di quell'immobile che tutti conosciamo destinato ad ospitare la biblioteca (dopo avere speso 700.000,00 euro è agibile una sola sala). 25.000,00 euro (!) per sistemare il bagno della sala ex forno e 300.000,00 euro di mutuo per ampliare il cimitero (si sa che tutti costruiscono le cappelle quando sono già state vendute; noi no, riusciamo ad indebitarci e magari anche a perderci dei soldi!).
Abbiamo ribadito che i soldi vanno spesi bene, perchè sono soldi dei carpignanesi, della vecchietta che fa fatica ad arrivare alla fine del mese e del disoccupato che non sa come fare a tirare avanti la famiglia. E' una questione di rispetto.

Nella sostanza abbiamo contestato la pretesa di inserire nel documento programmatico tutta una serie di interventi senza che degli stessi esista neppure uno straccio di studio di fattibilità (non dico neppure progetto preliminare). Questo, oltre a contravvenire alle disposizioni di legge che tutti, ma ancor di più gli amministratori pubblici, devono scrupolosamente rispettare (parliamo dell’art. 128 comma 6 D. Lgs 163/2006-codice degli appalti pubblici: “L’inclusione di un lavoro nell’elenco annuale è subordinata, per i lavori di importo inferiore a 1.000.000,00 di euro, alla previa approvazione di uno studio di fattibilità e, per i lavori di importo pari o superiore a 1.000.000,00 di euro, alla previa approvazione della progettazione preliminare…”) va contro il buon senso. Non è certo pensabile di inserire in un documento una spesa per un investimento senza neppure sapere come sarà quell’investimento, né quanto costerà. Certamente nessuno a casa propria farebbe così. In questo modo il bilancio diventa un elenco di numeri del lotto.
D’altra parte la stessa amministrazione dimostra di conoscere le regole del gioco, in quanto la delibera di Giunta Comunale n. 73 del 23/11/2009 cita l’ art. 128 (riportandolo testualmente).

Di fronte ai nostri rilievi, ci siamo sentiti rispondere che noi non dobbiamo preoccuparci delle procedure (ma quali procedure? Si tratta di legalità!) perché c’è già chi se ne occupa e che se pensiamo che non vada bene possiamo rivolgerci alla Magistratura. Occhi Nessuno che abbia manco lontanamente pensato di abbozzare un “esistono gli studi di fattibilità…”. Alla fine tutte e nove le mani alzate, contrari solo i quattro della minoranza; nonostante tutto quello che abbiamo detto neanche un ripensamento. A volte sorge il dubbio che i consiglieri di maggioranza, così silenziosi, non siano neppure presenti e tornino solo al momento del voto. Ma che ci stanno a fare lì se non per discutere?

Riteniamo che la delibera sia illegittima. Decideremo il da farsi per tutelare gli interessi dei cittadini.
Della superficialità (come minimo) della maggioranza non occorre neppure parlare.


Qui sotto il testo dei nostri interventi allegati alla delibera contestata.

Primo intervento sul bilancio
Secondo intervento sul bilancio




FURTI AL CIMITERO
22/01/2010

Occhi

Ultimamente si sono verificati ripetuti furti nella zona manifesto antistante il Cimitero di Carpignano. Ad essere prese di mira sono state le automobili dei cittadini in visita ai propri cari defunti, parcheggiate al lato destro del cimitero in prossimità dell'ingresso secondario. Come spesso accade in questi casi, i danni provocati dai malviventi vanno al di là della sottrazione di denaro, come testimonia il seguente manifesto voluto da una delle vittime ed esposto in alcuni punti di affissione del paese. Questa minoranza, in data 11/01/2010, ha inoltrato una interrogazione scritta all'Amministrazione del Comune, chiedendo che si agisca al più presto, anche per il tramite delle competenti autorità, per garantire la sicurezza dei cittadini.




E' PARTITO LO SPORTELLO DI AIUTO PER IL CITTADINO
13/01/2010

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Finalmente è nato! Il 13 gennaio 2010 (Il 13 porta anche bene!) è nato lo sportello che risolve tutti ma proprio tutti i problemi del cittadino. Ci siamo proposti per realizzarlo in collaborazione con l'Amministrazione, d'altronde era una parte del nostro programma a cui tenevamo molto, tanto da proporlo accanto al progetto Piedibus (Partito e in fase di realizzazione), all'area di carico e scarico per i negozianti di via Dante, al problema della tariffa di depurazione non dovuta, all'uso razionale della biblioteca, nel Consiglio comunale del 24/09/2009. Ci siamo proposti di realizzarlo convinti di poter seriamente condividere l'iniziativa e portare anche il nostro contributo alla realizzazione, avevamo preparato una serie di idee raccogliendo i consigli dei cittadini, ascoltandone i bisogni al fine di garantire un servizio che fosse "davvero" utile e non un modo come un altro per sentire dire ... hanno fatto qualcosa. E invece niente. Offriamo collaborazione ma niente, apprendiamo dai giornali che il 13 gennaio partirà lo sportello di aiuto al cittadino, freddamente come il mese in cui è partito. Speriamo che sia più caldo il cuore di chi se ne occuperà.



BOLLETTA DELL'ACQUA: TARIFFE AGEVOLATE PER LE FAMIGLIE A BASSO REDDITO
13/01/2010

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Acqua NovaraVco ha annunciato tariffe agevolate per le famiglie a basso reddito (0,65 euro a metro cubo-la tariffa ordinaria di riferimento a Carpignano è 0,86). La tariffa di 0,65 sarà applicata alle famiglie con reddito Isee inferiore o pari a euro 8500,00. Queste famiglie potranno anche ottenere il pagamento dilazionato della somma dovuta.

Per ottenere la riduzione o dilazione occorre avere il calcolo dell'Isee che si può ottenere presso i servizi Caf. Bisogna poi presentarsi presso la sede operativa di Acqua NovaraVco in via Triggiani, 9 a Novara.

Le agevolazioni, che non hanno scadenza, partiranno dalla prima bolletta utile.



RISPONDIAMO AL PREAVVISO DI RIGETTO
22/12/2009

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Cari concittadini, probabilmente in questi giorni avete ricevuto un preavviso di rigetto, inviato dall’Amministrazione comunale, relativamente all’istanza di rimborso che avete presentato. Ma la legge parla chiaro: l’art. 8-sexies della legge 27 febbraio 2009, n. 13 “Disposizioni in materia di servizio idrico integrato” prevede che il rimborso ci sia. Al Comune non resta che aspettare i decreti con cui il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare stabilirà i criteri attuativi. Appare quindi del tutto immotivato il preavviso di rigetto inviato dall’Amministrazione comunale, in quanto palesemente in contrasto con le succitate disposizioni. Per riproporre la richiesta di rimborso e invitare il Comune a riconsiderare la propria posizione sull'argomento, mettiamo a disposizione un modulo da inviare all'Amministrazione comunale. Scarica il modulo per rispondere al Comune.



ACQUA NOVARA-VCO RIMBORSA, IL COMUNE DI CARPIGNANO SESIA, NO
18/12/2009

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Non sempre quando si fa la stessa domanda, si ottiene la stessa risposta. Ancora una volta il Comune di Carpignano Sesia si è distinto per l’attenzione nei confronti dei cittadini. Mentre a fronte di semplice richiesta Acqua Novara Vco (competente dal 1/1/2008) ha confermato che procederà al rimborso del canone di depurazione non dovuto , il nostro Comune (competente per i periodi antecedenti il 1/1/2008), cavillando come al solito, sta inviando agli utenti una lettera avente per oggetto: “Istanza di rimborso della quota di tariffa riferita al servizio di depurazione. Art. 10 bis Legge n. 241/90: PREAVVISO DI RIGETTO. Ma come? Rigetto di che cosa? Esiste una sentenza della Corte Costituzionale, esiste la Legge 27/2/2009 n. 13 (art. 8-sexies) che confermano il rimborso e il nostro Comune, che pure dichiara di conoscere la normativa, rigetta le istanze di rimborso!



“COSTA DI PIU’? BE’, TANTO PER MILLE EURO!”
Cronache dal Consiglio Comunale
30/11/2009

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Forse per molti carpignanesi mille euro sono tanti, ma i nostri assessori (la frase arriva da qualcuno di loro) li considerano una cifra irrilevante! D'altra parte anche il sindaco ci dice che 6120,00 euro sono una cifra esigua. Punti di vista…
Questo è il modo in cui siamo amministrati. Questo è il ragionamento che spiega tante cose dall’affidamento di incarichi a tecnici “fidati” (naturalmente senza bando) all’assegnazione di appalti (sempre conferiti direttamente), all’assegnazione del servizio di Tesoreria del Comune (è il caso di oggi; la frase è stata sentita in Consiglio Comunale il 30/11). Si è deciso di affidare l’incarico al precedente tesoriere senza metterlo in concorrenza con nessuno, senza fare un bando come abitualmente fanno le Amministrazioni Pubbliche, perché per una volta si può fare. E questa è quella volta.
Tutti sappiamo benissimo che chi è sicuro di aggiudicarsi un lavoro non cercherà certo di ribassare il prezzo, ma farà un prezzo per lui più remunerativo, magari non proprio esagerando, ma sicuramente un po’ di pepe sulla coda aiuterebbe. Tutti lo sappiamo, ma non (sembra) i nostri amministratori. Così vanno le cose…



LETTERA AL DIRETTORE DEL GIORNALE ''L'AZIONE''
06/12/2009

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Egregio Direttore,
In questi giorni, i cittadini di alcuni Comuni come il mio, hanno ricevuto le bollette per il pagamento del servizio idrico. Nel riportarle ciò che è accaduto a Carpignano penso di fare cosa gradita a coloro che pagano una tariffa per la depurazione là dove il depuratore a oggi manca.
Premettendo che siamo tutti in attesa di un Decreto Ministeriale che fissi delle regole precise per la richiesta di eventuali rimborsi, a Carpignano la situazione si è smossa.
Il 28 del mese di ottobre 2009, i consiglieri comunali dell’opposizione di Carpignano Sesia hanno fatto avere all’Amministrazione un’interrogazione scritta sulla spinosa e controversa “questione depuratore” che ha coinciso (a volte il caso…) con il ricevimento delle bollette relative alla fornitura di acqua potabile (periodo aprile-settembre 2009). Queste ultime contenevano altresì la tariffa di depurazione in contraddizione a quanto stabilito nella sentenza della Corte Costituzionale del 10/10/08 n°335. Qui mi fermo e cerco di immaginare il numero esorbitante di utenti che brancolano nel buio annaspando fra termini giuridici e contraddizioni continue, ponendosi una domanda: Perché paghiamo la tassa di depurazione se il depuratore ancora non c’è? “To the happy few” avrebbe risposto il grande Stendhal, lasciando ai posteri l’ardua sentenza e ai pochi “del ramo” il piacere di capire e interpretare le sue opere. Quando però a farne le spese sono i contribuenti, fare chiarezza diventa doveroso.
Il sistema normativo pregresso alla sentenza prevedeva che gli utenti pagassero le quote della tariffa riferite ai servizi di depurazione anche nel caso in cui gli impianti fossero assenti o inattivi (e ciò in virtù del principio del “chi inquina paga!”). Lo spirito della normativa (Legge 5 gennaio 1994, n°36) era volto a formare, con le bollette pagate dagli utenti, un fondo vincolato da destinare esclusivamente alla realizzazione d’impianti di depurazione dove non erano presenti.
La Sentenza n°335 sostiene, giustamente, l’illegittimità del servizio idrico nell’indebita richiesta di corresponsione di questa tariffa sul servizio di depurazione e impone alla società esercente il rimborso delle quote versate. Nell’interrogazione posta all’Amministrazione, si chiede perché le bollette contengono ancora la tariffa di depurazione e quali iniziative intende intraprendere il Sindaco per risolvere il problema. E il problema è semplice. Niente depuratore, niente tassa di depurazione.
Questo vuole la “ratio” comune e magari anche il rimborso di tutti gli anni in cui si è pagato senza avere il servizio, ossia poter godere finalmente degli effetti della sentenza.
Sollecitato dall’interrogazione presentata, il Sindaco ha chiesto chiarimenti all’Ente gestore del servizio, il quale ha risposto con un comunicato ufficiale in cui si precisa che a decorrere dalla data del 1°decembre 2009 sarà interrotto l’addebito del corrispettivo di depurazione per le utenze che scaricano in fognatura ma le cui acque reflue non vengono trattate.
Inoltre, agli aventi diritto sarà riaccreditato automaticamente sulle bollette future, quanto pagato per la depurazione a partire dal 16 ottobre 2008.
Ma andiamo oltre e per un istante immaginiamo, come fece il buon “Candide”, di coltivare il nostro giardino e cercare di renderlo migliore, in quel migliore dei mondi possibili. E se questo benedetto depuratore si concretizzasse? Perché no, in fondo al fondo ci dovrebbero essere tanti nostri denari vincolati e destinati alla realizzazione del depuratore… così come voleva lo spirito della normativa.

Cordialità

Lorena Galeotti



RIMBORSO CANONE DEPURATORE-SECONDA PUNTATA
22/11/2009

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In questi giorni stanno pervenendo ai cittadini che hanno chiesto il rimborso del canone di depurazione indebitamente pagato le lettere interlocutorie e informative da parte degli Uffici del Comune, con le quali si informano i contribuenti dell'avvenuta presa in carico, e quindi della relativa istruttoria, dell'istanza di rimborso per la tassa o canone del depuratore, non dovuto.

Queste lettere puntualizzano alcune cose:
1. Dal 1/1/2008 la competenza è stata demandata ad "Acqua Novara VCO", la quale ha informato che rimborserà automaticamente gli importi ad essa versati dal 16/10/2008. Questo significa che Acqua Novara Vco riconosce che a Carpignano (o in gran parte del paese) il depuratore non esiste, altrimenti non rimborserebbe. Non si capisce però perchè rimborserà solo dal 16/10/2008. Deve rimborsare dall'1/1/2008!
2. Per l'effettuazione dei rimborsi bisogna aspettare il decreto che fissi i criteri e i parametri di attuazione. Nonostante il decorso del termine del 1° Maggio 2009 né il Comitato né il Ministero dell’Ambiente hanno dato seguito alla legge. In mancanza gli stessi Ato non hanno potuto effettuare la quantificazione delle somme dovute entro i 120 giorni previsti ovvero entro il 1° Luglio 2009. Pertanto, in attesa dei provvedimenti del Co.vi.ri e del Ministero dell’Ambiente (destinati alla sola quantificazione), gli utenti conservano il pieno diritto a vedersi restituire gli importi per la depurazione versati e non dovuti dal 02.10.2000, essendo la prescrizione decennale (come chiarito in numerose decisioni della Corte dei Conti) e possono pertanto continuare a inoltrare le istanze attraverso il modulo predisposto.
3. Dalle somme rimborsabili da parte del Comune di Carpignano Sesia (relative al periodo ante 1/1/2008) vedranno dedotti gli oneri derivanti dalle attività di progettazione, di realizzazione o di completamento avviate per le opere necessarie alla attivazione del servizio di depurazione. E qui si fa implicito riferimento al fitodepuratore realizzato negli anni scorsi (che serve un numero marginale di cittadini e quindi questa affermazione può valere solo per questo numero marginale di cittadini - zona sud-est del paese - che non avranno diritto all'esenzione dal canone o al rimborso, ma questo già si sapeva. Gli altri, come ha già riconosciuto Acqua Novara Vco, avranno diritto a tutto quanto richiesto, allo stato attuale delle cose, in quanto non serviti da depuratore).
Le richieste inviate, come da nostro consiglio al gestore e al Comune coprono tutto il periodo. Con le lettere si sono interrotti i termini di prescrizione. Aspettiamo il seguito.
Chi non ha ancora inviato la richiesta di rimborso può procedere, richiedendo il modulo.

Vedi parere Regione Piemonte



BOLLETTA DELL'ACQUA: FINALMENTE S'E' FATTA CHIAREZZA
04/11/2009

Grazie all'interrogazione scritta presentata dall'opposizione al Sindaco, finalmente s'è fatta chiarezza.
La società ACQUA NOVARA VCO ha abbracciato la tesi già esposta da questa minoranza nelle pagine di questo sito, secondo la quale è consigliabile pagare per intero la bolletta e attendere poi il rimborso. Infatti, con comunicazione prot. n° 2026/DA, inviata al Sindaco del Comune di Carpignano Sesia in data 02/11/2009, la società ACQUA NOVARA VCO consiglia, al fine di procedere in maniera uniforme, di pagare comunque la bolletta del 06/10 c.a., impegnandosi però a restituire in modo automatico (riaccredito sulle bollette future) quanto versato per la depurazione a partire dal 16/10/2008. Il riaccredito avverrà a decorrere dal 01/12/2009 e a partire da tale data non verrà più richiesto l'addebito del corrispettivo di depurazione.
Rimane da chiedere il rimborso per quanto pagato negli ultimi 10 anni, in quanto il gestore rimborserà solo quanto versato dall'ottobre 2008.
Ecco il comunicato di ACQUA NOVARA VCO.

fontanino

BOLLETTA DELL'ACQUA: CHE FARE?
01/11/2009

La nostra attività si ispira al principio di promuovere il bene dei cittadini di Carpignano. Siamo disposti ad appoggiare ogni iniziativa che si uniformi a questo scopo da qualsiasi parte provenga.
Abbiamo presentato, congiuntamente con l'altra minoranza, un'interrogazione al Comune volta a smuovere le acque sul problema depuratore.
I rappresentanti della lista "Con la gente, per la gente" hanno esposto un volantino, a nostra insaputa, nel quale si invita la popolazione a pagare la bolletta in forma ridotta. Non è questa la sede per sollevare una polemica sui modi (ne parleremo con chi di dovere altrove), siccome il nostro scopo è quello di salvaguardare nella legalità gli interessi dei nostri concittadini e non sottoporli a inutili rischi, ci corre l'obbligo di informare che spingere i cittadini a iniziative di sospensione dei pagamenti, sia totali che parziali, pone gli stessi in una posizione di morosità nei confronti del gestore con l'avvio delle conseguenti procedure di riscossione, anche forzosa, dei crediti maturati. Ci dissociamo pertanto da iniziative di questo genere.

Consigliamo a tutti gli utenti di inviare al gestore una lettera raccomandata nella quale si intima di non esigere più la quota di depurazione non dovuta e si chiede il rimborso di quanto versato a partire dall'anno 2000, salvo diverse indicazioni che dovessero pervenire dalle autorità competenti in base a quanto richiesto al punto 3 dell'interrogazione.
I moduli per la raccomandata sono disponibili presso i consiglieri di Vivere Carpignano:

Galeotti Lorena 340/8425368

Pescio Michele 338/3604863

oppure possono essere richiesti via e-mail dal blog Il sottoscala



INTERROGAZIONE SCRITTA TARIFFA DEPURAZIONE
28/10/2009

In data 28 ottobre 2009, con l'intento di fare chiarezza sulla quota relativa alla depurazione dell'acqua in assenza del relativo servizio, l'opposizione ha presentato al Sindaco del Comune di Carpignano Sesia una interrogazione scritta. Per maggiori dettagli consultare la sezione TARIFFA DI DEPURAZIONE raggiungibile anche dalla pagina "Lavori in corso".



TARIFFA DEPURAZIONE
24/10/2009

In questi giorni abbiamo ricevuto tutti la bolletta dell’acqua. Con sorpresa possiamo constatare che, nella bolletta, è inclusa una cifra per niente trascurabile (in alcuni casi si arriva a oltre il 37% ante IVA) destinata alla depurazione. Ebbene a Carpignano il depuratore non esiste e quindi, in base ad una sentenza della Corte Costituzionale (la n. 335/2008 del 10/10/2008) i carpignanesi non devono pagare questa tariffa. Ciononostante Acqua Novara VCO, che gestisce il servizio per conto del Comune, ha fatturato la tariffa di depurazione che la Corte Costituzionale ha detto che non dobbiamo pagare. Perché? Non solo: ci deve essere restituita anche la quota indebitamente percepita negli anni scorsi. E’ intervenuta una legge che dice che ci devono informare (e poi restituire) di quanto ci deve essere rimborsato. Ma non è successo niente e il Comune tace.



senso unico SENSO UNICO IN VIA DANTE?
18/10/2009

Spunta come un fungo e si scioglie come neve al sole!
Molti si saranno chiesti come mai all’improvviso via Dante è diventata strada ad unico senso di marcia ed altrettanto all’improvviso è tornata ad essere a doppio senso con un ripensamento tanto repentino ed imprevisto. Che sia a causa della protesta (fino ad allora inascoltata) dei commercianti della via? In effetti la sera prima c’era stata una riunione autoconvocata degli stessi sull’argomento. Che finalmente l’amministrazione abbia ascoltato la voce dei cittadini e di coloro che lamentavano un danno economico? Le voci messe in giro (ancora una volta ad arte) sono le più disparate; non vi ci soffermiamo perché le abbiamo sentite tutti. In effetti la protesta dei commercianti ha avuto il suo effetto, ma non sull’amministrazione… Ciò che ha avuto effetto su questa è stata invece una semplice e logica domanda: ‘’perché non è stata esposta l’ordinanza necessaria per limitare la circolazione in un solo senso, ovvero dove si trova l’ordinanza?’’. Di fronte a questa logica richiesta di dimostrare di aver agito secondo le regole il senso unico è sparito e chi era in piazza alle 13 circa di quel sabato 26 settembre ha potuto vedere il sindaco che spostava personalmente le transenne.

Data ultimo aggiornamento 18 maggio 2014