IL SOTTOSCALA
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Presenti 12 consiglieri, il sindaco, il segretario comunale, la dottoressa Elena Dessilani (vicesegretario), il geom. Solinas (tecnico comunale), tra il pubblico l'arch. Casagrande (consulente estensore P.R.G.C.); circa 30 persone tra il pubblico.

  1. Lettura ed approvazione verbali seduta precedente;

  2. Bilancio di previsione 2010. Relazione previsionale e programmatica triennio 2010-2012. Bilancio pluriennale 2010-2012: esame ed approvazione.

  3. Conferma aliquote ICI e importi detrazione: anno 2010.

  4. Addizionale comunale IRPEF: conferma aliquota anno 2010.
  5. L.R. n. 52/2000 – Approvazione verifica di compatibilità acustica tra la variante strutturale di adeguamento del P.R.G.C. ed il piano di classificazione acustica vigente.
  6. L.R. n. 1/2007 – Approvazione progetto preliminare della variante al P.R.G.C. consistente nel completamento della “variante ovest di Carpignano Sesia – strada provinciale Fara-Borgovercelli.

L’odg è stato cambiato in quanto all’inizio della seduta non era presente il sindaco, che voleva esserci al momento della discussione del bilancio. Si inizia così con i punti 5. E 6., dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente.

  1. Subito emerge l’approssimazione tipica della nostra amministrazione: l’opposizione fa presente che il testo che è stato pubblicato all’albo pretorio e sul sito del Comune della delibera n. 2 del 29/1 è in realtà il testo della delibera al punto 5. di oggi. Ci chiediamo come si lavora nel nostro Comune, ma soprattutto ci chiediamo come sindaco e vicesindaco (oltre che il segretario comunale) firmano le delibere (naturalmente hanno firmato senza battere ciglio; si vede che sono abituati a firmare tutto senza leggere!). Facciamo mettere a verbale una dichiarazione in tal senso.


  2. 5. Interviene il geom. Solinas, tecnico del Comune, che spiega con professionalità che la verifica di compatibilità acustica deve essere fatta in occasione di ogni variante (ci chiediamo perché non è stato fatto in occasione della variante precedente, quando siamo usciti senza votare; è la conferma che quanto sostenevamo era corretto). Comunque ci
    dice che è tutto in regola. Si vota all’unanimità.


  3. 6. Di nuovo Solinas che spiega che la variante serve per permettere di procedere con le opere di contorno alla tangenziale. Per lo più i terreni attorno sono agricoli. La Regione ha disposto che il progetto da redarre dalla Provincia di Novara dovrà essere sottoposto all’accertamento di impatto ambientale. Ci viene poi spiegato l’iter. Unanimità.


  4. 2. E’ arrivato il sindaco e quindi si procede col bilancio. La dott.ssa Dessilani ci spiega, dal punto di vista tecnico, il bilancio. Si apre la discussione. Inizialmente il consigliere Galeotti Lorena pone alcune domande da cui emergono già dei fatti inquietanti:

  5. Iniziano i nostri interventi. Si tratta di interventi concordati precedentemente con la collaborazione di tutti e 4 i consiglieri di minoranza.
    Primo intervento letto dal consigliere Pescio Michele. Riportiamo l’intervento per intero in allegato.
    Il bilancio propone nuovi debiti per 1.640.000,00 euro, che portano l'indebitamento totale a circa 4.000.000,00; nuovi sacrifici chiesti per la piazza, per fare parcheggi nella zona di san Rocco e buttati di nuovo nel buco nero rappresentato dalla follia dell'acquisto di quell'immobile che tutti conosciamo destinato ad ospitare la biblioteca (dopo avere speso 700.000,00 euro è agibile una sola sala). 25.000,00 euro (!) per sistemare il bagno della sala ex forno e 300.000,00 euro di mutuo per ampliare il cimitero (si sa che tutti costruiscono le cappelle quando sono già state vendute; noi no, riusciamo ad indebitarci e magari anche a perderci dei soldi!).
    Abbiamo ribadito che i soldi vanno spesi bene, perchè sono soldi dei carpignanesi, della vecchietta che fa fatica ad arrivare alla fine del mese e del disoccupato che non sa come fare a tirare avanti la famiglia. E' una questione di rispetto.
    Secondo intervento letto dal consigliere Galdini Mario.
    Abbiamo contestato la pretesa di inserire nel documento programmatico tutta una serie di interventi senza che degli stessi esista neppure uno straccio di studio di fattibilità (non dico neppure progetto preliminare). Questo, oltre a contravvenire alle disposizioni di legge che tutti, ma ancor di più gli amministratori pubblici, devono scrupolosamente rispettare (parliamo dell’art. 128 comma 6 D. Lgs 163/2006-codice degli appalti pubblici: “L’inclusione di un lavoro nell’elenco annuale è subordinata, per i lavori di importo inferiore a 1.000.000,00 di euro, alla previa approvazione di uno studio di fattibilità e, per i lavori di importo pari o superiore a 1.000.000,00 di euro, alla previa approvazione della progettazione preliminare…”) va contro il buon senso. Non è certo pensabile di inserire in un documento una spesa per un investimento senza neppure sapere come sarà quell’investimento, né quanto costerà. Certamente nessuno a casa propria farebbe così. In questo modo il bilancio diventa un elenco di numeri del lotto.
    D’altra parte la stessa amministrazione dimostra di conoscere le regole del gioco, in quanto la delibera di Giunta Comunale n. 73 del 23/11/2009 cita l’ art. 128 (riportandolo testualmente). Alleghiamo il testo integrale dell’intervento.

    Di fronte ai nostri rilievi, ci siamo sentiti rispondere che noi non dobbiamo preoccuparci delle procedure (ma quali procedure? Si tratta di legalità!) perché c’è già chi se ne occupa e che se pensiamo che non vada bene possiamo rivolgerci alla Magistratura. Dichiariamo che faremo tesoro del consiglio. Nessuno che abbia manco lontanamente pensato di abbozzare un “esistono gli studi di fattibilità…”. Alla fine tutte e nove le mani alzate, contrari solo i quattro della minoranza; nonostante tutto quello che abbiamo detto neanche un ripensamento. A volte sorge il dubbio che i consiglieri di maggioranza, così silenziosi, non siano neppure presenti e tornino solo al momento del voto. Ma che ci stanno a fare lì se non per discutere?

    Riteniamo che la delibera sia illegittima. Decideremo il da farsi per tutelare gli interessi dei cittadini. Della superficialità (come minimo) della maggioranza non occorre neppure parlare.

  6. 3. e 4. Facciamo presente che la precedente amministrazione ha già aumentato negli anni scorsi sia l’aliquota ICI che l’addizionale IRPEF: la prima da 0,5 a 0,6% e la seconda da 0,2 a 0,5%; quindi il mantenerle come lo scorso anno non è un regalo, anche perché la legge impone di non aumentare queste aliquote fino al 2011; la TARSU, che poteva essere ritoccata è stata aumentata da una recente delibera di Giunta Comunale (del 10% per le abitazione e del 15% per gli altri).
    Votiamo comunque a favore per non peggiorare le finanze, a dire del sindaco già in difficoltà, del Comune.

    Usciamo dal Consiglio amareggiati e preoccupati, come il folto pubblico che era presente.



Data ultimo aggiornamento 7 marzo 2010