IL SOTTOSCALA
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Presenti 12 consiglieri, il sindaco, il segretario comunale, vista l'ora (19.00) nessuno tra il pubblico.

  1. Lettura e approvazione verbali seduta precedente.

    Unanimità



  2. Revoca deliberazione C.C. n. 18 in data 29/6/2010 di recesso dall’Unione Bassa Sesia ai sensi art. 9 dello Statuto dell’Unione Bassa Sesia.

    La questione è complicata, vediamo di riassumerla: tutto nasce dal recesso, in giugno, del Comune di Landiona dall’Unione; sulla base dello Statuto chi recede deve rispondere solo degli impegni presi in costanza di partecipazione all’Unione, quindi, praticamente, dei mutui già contratti, per la sua quota; si tratta praticamente di poche migliaia di euro. I restanti costi, in particolare quelli del personale (circa 1.200.000,00 euro all'anno), resterebbero a carico dei Comuni che rimangono nell’Unione. I sindaci temono di doversi prendere carico anche della quota dipendenti di Landiona e quindi, per evitare questo, si decide di sciogliere l’Unione. Lo scioglimento dell’Unione comporterebbe l’attribuzione pro-quota dei dipendenti ex Unione. Tutti i Comuni deliberano l’uscita dall’Unione. Questo comporterebbe al 31/12 lo scioglimento della stessa. Nel frattempo si apre una negoziazione con la giunta di Landiona. L’iter è stato parecchio burrascoso con notevoli dissensi tra i sindaci. Il tutto pare essere sfociato in una lettera in cui Landiona dichiara di assumere 3 dipendenti.
    Si propone a questo punto di annullare la delibera del 29 giugno per evitare lo scioglimento dell’Unione in quanto questo comporterebbe la perdita del contributo; oltretutto, secondo quanto disposto dalla legge, in futuro i Comuni con meno di 5.000 abitanti dovrebbero gestire alcuni servizi (di fatto quelli gestiti dall’Unione) in forma associata e quindi Carpignano dovrebbe stipulare delle convenzioni (per i vigili, il servizio tecnico…) rinunciando al contributo che arriva all’Unione (200.000,00 euro) se questa fosse sciolta.
    Questa Unione non ci piace, per come è gestita e per i costi che ha.
    La costituzione dell’Unione ha comportato un aumento di costi per noi, essendo aumentato il personale attribuibile al nostro Comune di due unità (considerato che abbiamo una quota del 50% sul totale dell’Unione). Inoltre Carpignano, pur essendo sede degli uffici potrebbe forse avere i medesimi servizi in proprio, non altrettanto si potrebbe dire dei Comuni più piccoli che hanno quindi un grosso vantaggio dall’appartenere all’Unione; l’unico vantaggio per il nostro paese consiste quindi nel contributo che l’Unione ottiene e che, per semplificare, spetta a Carpignano per il 50%. Il peso di Carpignano nel determinare le scelte dell’Unione non è poi proporzionale al peso che Carpignano ha nel pagare i contributi all’Unione stessa, che sono determinati sulla base del numero di abitanti (quindi circa il 50% dei contributi sono a nostro carico), mentre il nostro paese ha solo il 30% dei Consiglieri.
    Fatte queste considerazioni, che ci porterebbero a votare contro la proposta di delibera, dobbiamo però considerare che lo scioglimento dell’Unione comporterebbe, oggi, l’attribuzione a Carpignano di 10 o 11 dipendenti, senza poter più ottenere il contributo che spetta all’Unione.

  3. Per questa ragione votiamo, optorto collo, a favore della mozione, che ottiene così l’unanimità.


  4. Alienazione terreni comunali gravati da uso civico.

    Si tratta della naturale conseguenza di quanto deliberato il 4/3 relativo all’autorizzazione per l’ampliamento del Salumificio. La Regione, ci comunica il sindaco, ha dato assenso alla sdemanializzazione, a completamento dell’iter. Si vota all’unanimità.



  5. Approvazione Regolamento per il funzionamento del servizio “nonni vigili”.

    Si tratta di un servizio, in appoggio ai vigili dell’Unione, organizzato dal nostro Consigliere Lorena Galeotti. E’ la dimostrazione della nostra disponibilità a collaborare per progetti mirati e nell’interesse del paese con l’Amministrazione.
    Nel caso specifico si è andati anche oltre la collaborazione, arrivando a gestire, di fatto, tutto il progetto. Crediamo sia un caso piuttosto raro di disponibilità della minoranza nel panorama della Provincia, di cui, meritatamente, il sindaco dà atto a Lorena.
    Unanimità.



  6. Comunicazioni del sindaco

    a) Problema raccolta plastica: dice di essersi fatto parte diligente presso il Consorzio Medio Novarese per promuovere la raccolta della plastica tutte le settimana e non a settimane alterne come succede ora.

    b) L’assessore Gozzi: comunica che si procederà (ogni 15 giorni) al controllo dei sacchi dell’indistinto per migliorare la quota di differenziata. Sottolineamo che è necessario promuovere una campagna di informazione e sensibilizzazione.

    c) Ancora assessore Gozzi: all’Area Ecologica accedono diverse persone non del paese per conferimenti; questo non è conforme al regolamento: il custode procederà a verificare, tramite documento, la residenza a Carpignano; saranno previsti anche moduli di delega.
    Si vuole anche cambiare il cassone degli ingombranti, con possibilità di gettare gli stessi a terra. Ricordiamo che questo è un intervento richiesto già più di 8 mesi fa dal Sottoscala !



  7. Approvazione mozione relativa alla proposta di costituzione di una Commissione Consigliare di controllo/garanzia inerente l’istallazione dell’impianto fotovoltaico in atto sugli edifici comunali.

    Si è fatto di tutto per evitare di inserire questo punto all’odg, tanto che lo stesso sindaco ha ammesso che voleva trattarlo nella “Comunicazioni del sindaco” (sulle quali non si vota); abbiamo dovuto insistere parecchio per ottenere l’integrazione dell’odg.
    La questione è molto semplice: tutto l’iter non è convincente; si è affidato l’incarico all’azienda che ha proposto il prezzo più alto (si tratta di 48.000,00 euro in più!), che peraltro non aveva le certificazioni necessarie per fare il lavoro (si sono arrampicati sugli specchi per trovare una giustificazione giuridica per ferglielo fare). Il tutto è dettagliato nel capitolo specifico. Non sappiamo se i Consiglieri di maggioranza sono bene al corrente di tutto questo e la Commissione (proporzionale alla rappresentanza in Consiglio) serve per fare chiarezza e magari convincerci che tutto è fatto nel miglior interesse del Comune.
    Come al solito la decisione è già presa, non viene data nessuna spiegazione, non potendosi ritenere tale l’intervento dell’assessore De Benedetti che ci riepiloga tutto l’iter e fa confusione su chi decide l’affidamento (dice che è stata la cosiddetta Commissione Energetica, essendo invece noto a tutti che è la Giunta!); non si capisce poi che cosa c’entra il fatto, asserito del sindaco, che sono già stati dati i documenti alle minoranze. E’ proprio perché i documenti non sono stati sufficienti a fare chiarezza che si chiede la Commissione.
    Votazione: 4 a favore-9 contro.




Data ultimo aggiornamento 30 dicembre 2010