IL SOTTOSCALA
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Presenti 12 consiglieri, il sindaco e il segretario comunale; circa 10 persone tra il pubblico.

  1. Lettura ed approvazione verbali seduta precedente;

  2. Variazione al bilancio di previsione 2010 e pluriennale 2010/2012 ed alla relazione previsionale e programmatica..

  3. Art. 43 L.R. 56/77 e s.m.i.-Approvazione Piano Esecutivo Convenzionato di libera iniziativa presentato dai sigg. Andreoletti Giovanni, Bresciani Elvira, Cella Stefania, Panzeri Pier Giorgio, Gioffrè Costruzioni srl, per intervento edilizio a destinazione residenziale.

  4. Mozione presentata dalle minoranze consiliari per il rifacimento del tetto in cemento-amianto della Scuola dell’Infanzia.
  5. Recesso dall’Unione Bassa Sesia ai sensi dell’art. 9 dello Statuto dell’Unione Bassa Sesia.

  1. 1. Votiamo contro in quanto nei verbali non c’è traccia alcuna del dibattito svoltosi in aula. Non è la prima volta che si verifica questo fenomeno e i nostri richiami precedenti sono stati infruttuosi, per cui siamo stati costretti a verbalizzare la cosa, allegando una memoria in tal senso. Notiamo che nel corso della presente seduta, finalmente, il Segretario prende pagine di appunti.
    4 voti contro, 9 a favore.

  2. Si tratta di spese ordinarie, per circa 10000,00 euro relative ad attrezzature per scuole, segnaletica stradale, illuminazione pubblica.
    Unanimità


  3. Il dott. Brera spiega il PEC. Non sono state presentate osservazioni.
    Voti: 11 a favore – 2 astenuti (Galeotti-Pescio).


  4. La nostra mozione ha preso le mosse dalla preoccupazione dei genitori dei bambini dell’asilo in quanto il tetto ha oltre trent’anni ed è entrato nella fase critica in cui può liberare le micro particelle dannose alla salute (ogni mq di eternit può liberare fino a 3 gr di fibre assassine all'anno, se deteriorato).
    La mozione è stata accompagnata da 102 firme raccolte dai genitori, senza mettere gazebo; si tratta di firme più che altro simboliche e non necessarie per avanzare la mozione, che può essere promossa da qualsiasi consigliere comunale. Ci sembra logico e razionale che, nel momento in cui si prevede un lavoro di ampliamento dell’asilo, il primo intervento debba riguardare la rimozione dell’eternit, se a questo si aggiunge che l’amministrazione ha deciso di fare un impianto fotovoltaico, qualsiasi persona di buon senso penserebbe di farlo su quel tetto, prendendo due piccioni con una fava. E’ l’occasione per rimuovere qualsiasi minaccia, presente o futura per la salute dei bambini; anche se dovesse esserci solo un minimo dubbio, questo va rimosso; la salute prima di tutto!
    Si è capito subito invece che il buon senso non sarebbe prevalso e che la preoccupazione del sindaco non è quella della salute, sembrerebbe invece essere, in primis, quella di non accettare mai ciò che arriva dalle minoranze solo per spirito di contrapposizione. A nulla è valso il nostro richiamo a discutere il problema, che è serio e grave, e non tentare di metterla sempre sul piano dello scontro fomentando la rissa verbale. Sembra di essere al Processo del Lunedì… Il nostro sindaco si è scagliato subito, alzando i toni, contro le minoranze che, a suo dire, provocherebbero solo allarmismo a fini elettorali (ma le elezioni non si sono tenute lo scorso anno? Mah…). Non c’ è niente di cui preoccuparci, dobbiamo stare tutti tranquilli (non dicevano così anche sul Titanic?), nessuno disturbi il manovratore. Nel 2005 si è provveduto all’incapsulamento (si tratta di ricoprire il tetto con un collante che serve ad evitare la dispersione di micro particelle e rendere quindi inoffensivo l’amianto). In breve ci accorgiamo, dalle affermazioni fatte e dalle domande che, come al solito, la maggioranza e lo stesso sindaco non sanno esattamente di che cosa stiano parlando. Ci tocca spiegare che cosa dice la legge – che loro avrebbero dovuto applicare e che dovrebbero applicare – e quali sono i metodi di bonifica dell’amianto (incapsulamento, rimozione, isolamento), perché il vicesindaco credeva che le norme di comportamento andassero rispettate solo per la rimozione(!). Chiediamo chi ha effettuato l’incapsulamento (un imbianchino del paese) e se è iscritta all’albo (obbligatorio per legge ed istituito nel 2004) dei soggetti autorizzati alla bonifica dell’amianto e a quale categoria è iscritta (10a o 10b). Nessuno ha saputo rispondere (niente di nuovo in questo). La seconda domanda, non meno importante della prima, è quando sono stati effettuati i controlli periodici che devono verificare che non ci siano sfaldamenti nel tetto e che non sparisca il colore, sintomo evidente di deterioramento, facendo riaffiorare il colore originale del materiale (su questo vi invitiamo ad andare a vedere il colore del tetto di eternit e a giudicare da voi). Anche a questo il sindaco e la giunta non sanno rispondere; sappiamo, perché riferito dal tecnico comunale su specifica domanda, che non sono mai stati effettuati controlli dal 2005. Segue un tentativo da parte del sindaco di scaricare tutte le colpe sul tecnico, come se non fosse il sindaco stesso a dovergli dare le direttive e verificarne l’operato, oltre ad essere responsabile.
    Vediamo su che cosa si basano le rassicurazioni che non c’è nessun pericolo: è stato fatto un lavoro di bonifica da una ditta che non sappiamo se aveva le autorizzazioni per farlo e quindi non sappiamo se ci sono le adeguate garanzie (ma il sindaco non doveva verificarlo preliminarmente? Come fa a non saperlo?); la legge prescrive verifiche periodiche, per vedere se il manufatto non si è deteriorato e le verifiche non sono state fatte! Come facciamo ad essere tranquilli? Ci sembrano rassicurazioni un po’ superficiali.
    A questo punto qualsiasi persona ragionevole comincerebbe almeno a nutrire qualche dubbio, prevale invece l’inflessibilità. Per onor del vero dobbiamo dire che un po’ di smarrimento nelle file della maggioranza l’abbiamo notato; al momento del voto alcuni si guardavano in faccia non sapendo che cosa fare, ma alla fine è partito un silenzioso ordine di scuderia e, sia pure in alcuni casi in maniera riluttante, la mozione è stata respinta con 4 voti a favore, 8 contrari e 1 astenuto (il consigliere Rinaldi, che ha chiesto di procedere alla verifica dello stato del tetto tramite l’ARPA). Un effetto positivo è stato però ottenuto ed è l’impegno ad effettuare le verifiche previste, che peraltro si sarebbero già dovute effettuare. Meglio tardi che mai!
    Rimane l’amarezza di constatare che la salute non rappresenta una priorità. Si prevede di investire in 3 anni oltre 2.500.000,00 euro (per piazza, biblioteca, parcheggi, cimitero, asilo…), ma non di togliere l’eternit; questo sarà previsto solo nel terzo lotto; nel piano triennale non è previsto neppure il secondo lotto, per il terzo chissà quando se ne parlerà; potrebbe essere anche tra 10 anni.



  5. Landiona ha chiesto di uscire dall’Unione Bassa Sesia, come ha già fatto Mandello. Per evitare che, a causa di uno Statuto capestro, tutti i costi-in particolare il personale- restino a carico dei 4 Comuni residui si chiede di votare a nostra volta l’uscita dall’Unione. Successivamente si valuterà il da farsi, eventualmente su nuove basi. Unanimità.




Data ultimo aggiornamento 26 aprile 2010